Termina con un pareggio, a reti inviolate, il big match, della ventiseiesima giornata, con la Spal al Bentegodi. Causa una serie d’infortuni, Pecchia cambia in modo drastico la squadra che aveva subito la cocente sconfitta di Avellino. Debutta l’ultimo acquisto invernale Alex Ferrari, per l’infortunato Pisano, a destra dello schieramento difensivo, dove ritorna, a fianco di Caracciolo, Boldor. A centrocampo a fianco di Fossati operano, Franco Zucolini, lanciato dal primo minuto, dopo alcuni mesi di assenza, e Zaccagni mentre, in avanti con il rientrante Pazzini ritorna Fares con Bessa. L’Hellas dimostra subito di essere ben disposta ma la Spal, che teme la gara, rimane rintanata nella propria metà campo con spesso otto, nove giocatori dietro la palla. Il fraseggio gialloblù non scorre veloce quindi gli spazi si restringono e le possibilità di concludere scarseggiano anche perché i vari tiri non inquadrano mai la porta. Al decimo brutto scontro fratricida fra Caracciolo e Fossati con l’ex cagliaritano che perde sangue dal naso e rimane a bordo campo per oltre tre minuti. Prima del ventesimo, sospetta trattenuta in area su Pazzini ma l’arbitro lascia correre. Il tempo si chiude con un netto predominio e possesso palla scaligeri che però, non centrano, nonostante diversi tentativi, la porta. La ripresa prosegue sulla falsariga del primo tempo ma il primo tiro, molto telefonato, è di Boldor su punizione. Al ventesimo Luppi sostituisce il non più lucido Zuculini mentre, alla mezzora, Fossati lascia il campo a Cappelluzzo. Che, dopo pochi minuti, su traversone di Fares, costringe al miracolo Meret. Al quarantesimo, in una delle poche proiezioni spalline, Vicari, dopo un batti e ribatti, a seguito di un calcio di punizione, colpisce la traversa. Negli ultimi minuti succede di tutto. Prima Ganz subentra a Fares poi l’arbitro perdona Mora, già ammonito, che trattiene vistosamente Ferrari che lo aveva superato con un tunnel, quindi in pieno recupero sventola il rosso diretto a Zaccagni dopo un’entrata dura ma assolutamente non da espulsione. Per la seconda volta, nel campionato, dopo la fatal Novara, l’Hellas non riesce a segnare al Bentegodi e deve accontentarsi di un punto che l’affianca al Benevento al secondo posto, anche se per gli scontri diretti, sarebbe il terzo, in classifica. Sabato la temuta e pericolosa trasferta, al Matusa, con il Frosinone.