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Cesena / Hellas Verona 0-0

Nella calda serata, di metà maggio, di Cesena l’Hellas, grazie al pareggio, torna, dopo un anno di purgatorio, in serie A. Per la sfida che può decidere il futuro della squadra, Fabio Pecchia sceglie di apportare tre cambiamenti alla formazione che ha pareggiato, lo scorso sabato in casa, con il Carpi. In difesa rientra Pisano, sulla fascia destra, mentre Bianchetti prende il posto di Caracciolo a fianco di Ferrari, al centro. Romulo, tolto dalla linea difensiva, è avanzato nel tridente d’attacco,  in luogo di Luppi, a fianco di Pazzini e Siligardi. I gialloblù partono subito forte, sostenuti dal muro dei quasi cinquemila tifosi assiepati in curva nord dello stadio Mannuzzi. Intorno al decimo, splendida azione, sulla destra, di Romulo che traversa verso il centro dove Pazzini gira al volo, ma la palla sfiora la traversa. Passano pochi minuti e Romulo, servito da Bessa, è messo giù a centro area, per l’arbitro tutto regolare, ma le immagini televisive lo smentiscono. Subito dopo Souprayen, che arriva dalle retrovie a grande velocità, su assist di Pazzini, spara alle stelle un pallone più facile da insaccare che da sbagliare. Poco prima della mezzora prima risposta del Cesena con Garritano che, favorito da una serie di rimpalli, sfiora il palo alla sinistra di Nicolas. Il tempo si chiude con un tiro di Bessa, troppo centrale, per impensierire il portiere. L’inizio della ripresa è ancora un monologo scaligero. Al secondo Romulo ruba palla a un difensore e, sull’uscita del portiere, cerca di superarlo con l’esterno ma la palla esce accarezzando il palo. Subito dopo Pazzini apre ancora per Romulo che non controlla benissimo e si fa chiudere dalla coraggiosa uscita di Bardini. Intorno al decimo, da azione d’angolo, botta a colpo sicuro di Siligardi e miracolosa deviazione del portiere sulla quale Pazzini non riesce a intervenire. La serata afosa e i minuti che avvicinano alla fine, favoriscono l’arretramento dell’Hellas che tende a conservare il possesso palla ed evitare incursioni in avanti. Pecchia comincia anche con le sostituzioni, Siligardi lascia il posto a Valoti. Subito dopo brivido per gli scaligeri Rodriguez, scattato in netta posizione di fuorigioco, insacca ma la bandierina dell’assistente era alta con grande anticipo e l’arbitro fischia addirittura prima del tiro finale. Alla mezzora Pecchia fatica a richiamare Romulo, che non vorrebbe uscire, per lanciare il talismano, quattro promozioni fino a questa sera, Troianiello mentre, al quarantesimo, Luppi subentra a Bessa. Gli ultimi minuti, compresi i quattro di recupero, sono giocati con il cuore in gola ma Nicolas pericoli non ne corre e, al quarantanovesimo, subito dopo un suo lungo rilancio arriva il triplice fischio di La Penna che decreta la fine della partita e l’inizio dei festeggiamenti per il ritorno in A degli scaligeri.

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