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Pecchia ordina, Bessa, Pazzini e Romulo eseguono e….l’A arriva

 

Nicolas 6- Stagione in chiaro scuro per il portiere brasiliano, straordinario in alcune giornate, inguardabile in altre. Non sempre trasmette tranquillità ai compagni. Sempre presente. Pisano 6- Stagione travagliata per il laterale scaligero troppe volte fermato da infortuni. Quando gioca, si ricorda che lo scorso campionato era un terzino goleador e riesce a timbrare tre reti anche quest’anno. Alex Ferrari 7- Arrivato a gennaio si è saputo subito inserire. Finale di campionato in crescendo, straordinarie le sue prestazioni nelle ultime quattro partite, peccato torni al Bologna. Bianchetti 6- Non sempre sicuro, incappa spesso in errori grossolani. La presenza di un giocatore d’esperienza, come Caracciolo, lo aiuta. Rientra nell’ultima giornata, dopo alcune assenze, e si dimostra pronto e più sicuro. Caracciolo 6,5- Ottimo a inizio campionato porta esperienza e fisico. Cala verso la fine della stagione, certamente logorante, anche perché fermato da problemi fisici. Boldor 6- Nazionale giovanile rumeno gioca una decina di gare, impreziosite, dalla rete con il Cesena all’andata, molto irruento deve cercare di coordinarsi meglio, anche lui dovrebbe tornare al Bologna. Souprayen 7- La squalifica alla penultima giornata gli impedisce di fare il pieno in campionato. Sicuramente uno dei migliori giocatori di spinta sulla fascia sinistra peccato che non azzecchi mai l’ultimo passaggio. Nel corso del campionato ha imparato anche a difendere, facendosi raramente superare dagli avversari. I rari e mai decisi tiri verso la porta gli hanno impedito di raggiungere la soddisfazione del goal. Romulo 8- Quando la salute lo assiste è veramente di un’altra categoria. Inizio di campionato pirotecnico. Non sempre fortunato in fase realizzativa anche perché ha sempre cercato il numero d’effetto. Negli occhi di tutti il suo sfortunato slalom contro il Brescia all’andata. Troppo impegnato a dimostrare di stare bene, soprattutto a Ventura, al quale chiede di poter avere un’altra chance in veste azzurra. Per l’impegno lo meriterebbe. Uno dei migliori assist man del campionato. Fossati 6,5- Inizia il campionato come unico play della squadra al quale è chiesto anche di arginare gli avversari cosa che lo espone ai cartellini gialli. Attraversa anche lui un periodo non brillante, si riprende nel finale, anche perché la presenza di Zuculini junior lo sgrava di molti obblighi. Dopo Cagliari un’altra meritata promozione. Franco Zuculini 7- Grazie alla sua grinta e alla sua carica cerca di vincere la sfortuna che sembra non volerlo abbandonare, anche con le stampelle a fianco della squadra veramente un grande uomo, forza Franco. Gioca solo un terzo delle partite segna in Coppa Italia ed è subito l’idolo rock dei tifosi. Bruno Zuculini 7- Arriva a Gennaio, sembra per fare compagnia al fratello maggiore ma, partita dopo partita, Pecchia gli ritaglia un ruolo che diventa insostituibile, autentica diga davanti alla difesa che, con lui, comincia a essere più protetta e quindi meno facile da perforare.  Bessa 8- Arrivato dopo l’infelice esperienza di Como, dimostra di aver classe e personalità che, gara dopo gara, mette in campo. Pecchia lo utilizza in vari ruoli ma lui riesce a ritagliarsi una sua precisa fisonomia. Quando capisce che il suo tiro può far male comincia a martellare i portieri e corona lo splendido campionato con otto segnature, suo massimo storico. Intuizione di Fusco che, prima della fine del girone d’andata, lo riscatta dall’Inter. Nei momenti cruciali, della fine campionato, si dimostra freddo e cinico e, i risultati, si sono visti. Valoti 7- Ritorna in riva all’Adige dopo un paio d’anni di prestiti e dimostra di essere maturato e di ottime prospettive. Peccato per l’infortunio che lo blocca nel momento migliore. Straordinaria la sua partita a Ferrara. Utile, nel finale del campionato. Zaccagni 6,5- Utilizzato anche lui in diversi ruoli dimostra sempre grande disponibilità. Cresce molto e, in alcune gare, diventa protagonista, come per il successo a Brescia. Sul finire Pecchia lo utilizza con il contagocce ma lui è sempre pronto. Due reti nel suo carniere.  Luppi 6,5- Parte che sembra tarantolato poi, anche per problemi fisici, cala notevolmente. Riesce comunque a mettere a referto sei reti. Sul finale gioca più da tornante che da attaccante anche perché l’allenatore cerca di proteggersi di più che all’inizio.  Troianiello 7- Il voto se lo merita perché è l’autentico portafortuna della squadra. Quinta promozione in A per lui. Entra sempre per dare respiro agli esterni e, spesso, ci riesce. Pazzini 8,5- Capocannoniere del campionato non riesce a raggiungere il record di Cacia ma stabilisce il suo. Autentico capitano e trascinatore della squadra, è il giocatore che, grazie ai suoi goal, ha portato più punti. Infallibile cecchino dagli undici metri segna reti che alla fine pesano come macigni. Insostituibile. Ganz 7- Valore aggiunto della squadra gioca poco anche perché spesso è fermo ai box. Il fiuto del goal però non lo perde, segna solo quattro reti ma le ultime due pesantissime. Siligardi 7- Non sempre apprezzato dai tifosi perché sembra giochi con troppa sufficienza invece è uno dalla classe cristallina. Il suo sinistro è magico e per ben quattro volte termina alle spalle dei portieri, riesce anche a segnare una rete di destro che non utilizza nemmeno per scendere le scale. Se non ha problemi fisici, è un pezzo da novanta. Juanito Gomez 6- La sufficienza la merita per quello che ha dato ai colori gialloblù. Annata sfortunata per lui, terminata con la frattura del braccio. Pecchia e la società hanno cercato di caricarlo psicologicamente ma non sempre ci sono riusciti. Una sola rete, alla prima giornata, il suo bottino. Cappelluzzo 6- Ritorna dal prestito di Pescara e conquista un’altra promozione. Gioca poco anche se quando è chiamato si dimostra sempre disponibile. Forse dovrebbe poter giocare e maturare di più. Fares 6- D’incoraggiamento non ripete il buon campionato dello scorso anno. Pecchia lo prova a destra ma, non è la sua zona, meglio quando passa dall’altra parte. Anche lui ha bisogno di giocar e maturare, ha solo ventun anni. Albertazzi s.v.- Purtroppo non ha mai potuto giocare per gli infortuni. Sfortunato. Cherubin s.v- Solo cinque presenze poi il lungo stop, sfortunatissimo anche lui. Pecchia 7,5- Difficile criticare un allenatore che al primo tentativo riesce a portare la sua squadra dalla B alla A. Inizia il campionato facendo giocare un calcio spumeggiante ricco di spettacolo e goal, poi qualche cosa s’inceppa. Riesce a riprendersi sulla fine del girone d’andata ma la lunga sosta invernale congela lui e i suoi giocatori. Ha la bravura di cercare i risultati con la concretezza abbandonando lo spettacolo e, alla fine, ha ragione lui. Era una scommessa di Setti ma, soprattutto, lui l’ha vinta.

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