Al termine di una gara con continui fuochi d’artificio, il Chievo è costretto ad alzare bandiera bianca, al Bentegodi, con la Roma. Per l’ultima apparizione casalinga Maran conferma la formazione che aveva meritatamente strappato un punto alla Samp con l’unica eccezione del rientrante Birsa per capitan Pellissier. Parte subito fortissimo il Chievo e, già al primo minuto, spaventa gli avversari. Perfetto traversone di Depaoli, da destra, sul quale Bastien, pur libero, cicca clamorosamente la palla. Passano pochi minuti e Radovanovic, tirando da casa sua, sfiora il palo alla destra del portiere. Si desta la Roma con Salah che costringe Sorrentino alla deviazione in angolo. Poco prima del quarto d’ora bella ripartenza di Cacciatore per Depaoli che di prima trova dalla parte opposta Castro che al volo batte il portiere romano. L’argentino festeggia togliendosi la maglia ed è ammonito cosa che, vista la diffida, gli farà saltare l’ultima a Bergamo. Al ventesimo Inglese lavora una bella palla e appoggia indietro a Birsa il cui fendente esce di un non nulla. Intorno alla mezzora la Roma pareggia. Lungo rilancio della difesa verso Dzeko che, in posizione di fuori gioco, alza le mani per significare di non partecipare all’azione ma, la cosa distrae i difensori che si lasciano scappare El Shaarawy che salta Sorrentino, uscito alla disperata, e appoggia nella rete sguarnita. I clivensi non ci stanno e, una decina di minuti dopo, al termine di un micidiale contropiede, Birsa pennella un perfetto cross verso il centro dell’area, dove Inglese, dimenticato da tutti, incorna imparabilmente. Al quarantesimo Sorrentino, con una prodezza, respinge la botta a colpo sicuro di Salah ma, due minuti dopo, nulla può sul tiro a giro dell’egiziano deviato da Gobbi. La ripresa vede in campo Pellissier per Castro che accusa problemi fisici. Poco dopo Radovanovic è ammonito e, anche lui, in diffida, non ci sarà con l’Atalanta. Poco prima del decimo in un’uscita alta Sorrentino finisce addosso a Gamberini che, colpito al costato, è costretto a uscire in barella, al suo posto entra Frey che va a destra con Radovanovic che arretra al centro. Passa un minuto ed El Shaarawy, scattato, sul filo del fuori gioco, non ha difficoltà a segnare la sua doppietta personale. Cerca la reazione il Chievo che s’appoggia a Birsa che lancia in profondità Gobbi sul cui traversone Depaoli non arriva per un niente. Dopo una grande respinta di Sorrentino su Dzeko opportunità per il pareggio. Gobbi, quasi dal fondo, traversa verso il secondo palo dove arriva Cacciatore che, da pochi metri, sbaglia il controllo permettendo al portiere di parare. A dieci dalla fine perfetto assist di Dzeko per Salah che fulmina l’incolpevole Sorrentino. Passano pochi minuti e Dzeko, dopo le molte assistenze, decide di mettersi in proprio e scarica una fucilata, dal limite, rendendo vano il volo del portiere. A cinque dalla fine Spalletti richiama il bosniaco per Francesco Totti accolto da un’autentica ovazione da parte di tutto il pubblico. C’è il tempo di vedere Birsa calibrare, con la sua solita maestria, un angolo sui piedi di Inglese che rende meno amara la sconfitta e gli permette di andare in doppia cifra nella classifica dei marcatori. Subito dopo esce e al suo posto debutta, nella massima serie, il diciasettenne Emanuel Vignato. Il signor Damato fischia la fine e i ragazzi della diga possono festeggiare con i propri tifosi e i loro familiari, in campo, un’altra straordinaria stagione nella massima serie, la quindicesima in sedici anni.