Un Luca Toni, particolarmente emozionato e commosso, ha spiegato, in un’affollata conferenza stampa, le ragioni del suo distacco dell’Hellas Verona. Dopo aver ricordato lo straordinario rapporto con i tifosi e con la città di Verona, Luca ha ripercorso gli ultimi anni della sua vicenda scaligera. All’indomani della vittoria nella classifica cannonieri, la Società, per bocca dell’allora D.G. Gardini, gli aveva proposto un contratto di tre anni da dirigente, subito dopo la sua uscita dal calcio giocato. Lo scorso anno, dopo la dolorosa retrocessione, il Presidente, viste anche le difficoltà che potevano sussistere in serie B, gli aveva chiesto di ridimensionare il contratto che è stato registrato, come D.S., solo ed esclusivamente per ragioni fiscali, per un anno. Luca, con la voce sempre più rotta dall’emozione, ha poi ricordato come, nell’anno appena trascorso, abbia cercato d’imparare, ma anche, come abbia messo a disposizione, della squadra e della Società, la sua lunga esperienza, maturata in ventidue anni di calcio, per il raggiungimento della serie A. Tagliato questo traguardo, alla sua richiesta, circa un suo corretto e chiaro utilizzo, si è sentito chiudere, da parte del D.S., la porta a una collaborazione fattiva quindi, a questo punto, ha preferito interrompere e terminare in anticipo questa esperienza. Prima di concludere ha avuto pare di lode per il lavoro fatto, soprattutto a inizio campionato, da Pecchia. Sul suo futuro, l’unica certezza, le vacanze insieme alla moglie e ai figli.