Una rete di Milikovic Savic, a fil di sirena, condanna immeritatamente il Chievoverona alla sconfitta, al Bentegodi, con la Lazio. Squadra che vince non si cambia è lo slogan usato da Maran che conferma l’undici che aveva espugnato Udine nella prima giornata. Parte subito forte il Chievo che mette in difficoltà la squadra di Inzaghi che, però, al primo affondo, passa. Sul secondo angolo consecutivo esce male Sorrentino e Immobile, sul secondo palo, appoggia in rete. I clivensi non ci stanno e si buttano in avanti sfiorando ripetutamente il pareggio che non arriva grazie anche alle ottime parate del portiere che, però, poco dopo la mezzora, deve arrendersi. Azione tambureggiante dei padroni di casa, Radovanovic, vede un suo gran tiro, dalla distanza, respinto dalla difesa, sulla palla arriva per primo Inglese che apre a Pucciarelli che scarica, di rabbia, alle spalle di Strakosha. Insiste il Chievo che sfiora il vantaggio, intorno al quarantesimo. Solita magistrale punizione di Birsa stacco di Castro e miracolo del portiere che riesce a deviare in angolo. La ripresa inizia ancora con il Chievo in avanti e Birsa cerca il successo da più parti ma o la mira non è precisa o il portiere alza un muro invalicabile. Prima della mezzora un perfetto traversone di Hetemay è deviato di testa da Inglese ma la palla beffardamente sfiora la base del palo. Maran richiama, prima, un esausto Dainelli per Cesar quindi Pucciarelli per Garritano e, a cinque dalla fine, Inglese per Pellissier. La partita sembra avviata al pareggio quando, al quarantaquattresimo, Milikovic Savic, dal limite dell’area, scarica un’autentica bordata che s’infila alla destra dell’incolpevole Sorrentino. C’è il tempo per vedere un bel traversone di Gobbi incornato da Castro ma la palla sfiora la traversa. Non basta la prima rete di Pucciarelli per evitare la sconfitta interna che arriva dopo che, nelle ultime tre gare con la Lazio
, il Chievo aveva ottenuto una vittoria e due pareggi. Buone le prove di Castro e Gobbi.