Amarezza e forte delusione: il calcio è uno sport che non sempre regala gioie. Dopo sei giornate, le strade tra Nicola Bertozzo e la Scaligera 2003 si sono divise con la società isolana che ha deciso di sollevarlo dall’incarico affidando la squadra al navigato Claudio Sganzerla. E pensare che domenica scorsa il club giallo-rosso aveva ottenuto il suo primo successo e di solito, una vittoria può cambiare l’inerzia di una stagione.
“Non me lo aspettavo l’esonero”, racconta Bertozzo, “me l’hanno comunicato dopo aver ottenuto tre punti fondamentali nello scontro salvezza contro il Pozzo”. Il tecnico era stato confermato durante l’estate e questo per lui sarebbe stato il secondo anno consecutivo alla guida della Scaligera 2003.
“La dirigenza ha giustificato il mio esonero rilevando che alla squadra mancava la grinta, ma non sono pienamente d’accordo: contro il Cologna Veneta avremmo meritato il vantaggio, pagando poi a caro prezzo una nostra amnesia difensiva. Nella sfida contro il Pozzo, abbiamo disputato un grande incontro, lottando come dei leoni. Prima della partita, abbiamo scattato le foto di rito e alla fine ci siamo tutti abbracciati: una scena bellissima, avevo ritrovato la gioia nel volto dei miei ragazzi”. L ‘analisi di Bertozzo non si ferma qui: “Quest’ anno siamo stati inseriti nel girone B e rispetto a quello che abbiamo disputato l’anno scorso, è un campionato duro con molte squadre che sono state allestite per vincere. La mia squadra ha pagato all’inizio diverse defezioni e la rosa secondo me avrebbe bisogno di rinforzi per centrare la salvezza. In queste ultime giornate avevo recuperato due pedine fondamentali come Alessandro Greggio e Massimiliano Gramegna”.
Il tecnico poi conclude: “Ringrazio il lavoro svolto dai componenti dello mio staff, Franco Carlini e Stefano Meggiorini, che ritengo degli uomini veri anche al di fuori del campo. Il mio cuore è e resta giallorosso, perciò auguro al mio successore Sganzerla di mantenere la Scaligera 2003 in Prima Categoria”.