In tempi non sospetti ho sempre dichiarato che non ho grossa stima della giustizia italiana ma che considero, quella sportiva, notevolmente peggiore, a un livello che possiamo trovare solo in qualche fantomatica repubblica delle banane. Credo non servano grandi esempi per confermare questa mia impressione che si basa su fatti realmente accaduti negli ultimi tempi ma anche negli anni passati. Credo che tutti ricordino l’incredibile, e per certi versi clamorosa, condanna, con conseguente retrocessione, dell’Hellas per la telefonata di Garonzi a Clerici o le impunite regalie (Rolex) agli arbitri di qualche presidente di città metropolitana. Prendiamo la situazione pubblico veronese che, non è certamente “uno stinco di santo” ma che, come si dice, sta nel mazzo. Al Bentegodi sono sempre presenti ispettori di lega attentissimi con un udito finissimo che riescono, a dispetto della maggioranza degli spettatori, a individuare cori e insulti a squadre e giocatori avversari nonché cori come si dice di “discriminazione territoriale”. Allora all’Hellas multe, condanne, talvolta con la condizionale che poi decade, a pochi giorni dal suo termine, e così via. Ricordo come l’altr’anno, la procura insistette nel condannare l’Hellas nonostante nessun giocatore, nessun dirigente della squadra avversaria (Milan), nessun giornalista e nemmeno la prova sonora fornita da Sky rilevassero i fatti incriminati. Un mese fà, incontro con la Juve, la società è condannata, con la condizionale, per cori della durata di 10 secondi (comunicato Lega) contro Matuidi. Allo stadio nessun giornalista e nessun opinionista rilevarono la cosa, il giocatore non si sentì offeso e la Juve non denunciò nulla di anormale. La settimana dopo la stessa Juve si reca a Cagliari lo stesso giocatore è preso di mira dai soliti deficienti, i cori si sentono alla Tv, il giocatore si lamenta e la società Cagliari si precipita a scusarsi con lui e con la Juve. Tutti si attendono provvedimenti drastici, anche per troncare il malcostume, ma, stranamente, nessun provvedimento è preso perché, a giudizio degli ispettori, solo poche decine di tifosi, si sono macchiati della villania. Evidentemente a Cagliari siamo in un altro stato con altre leggi e altri regolamenti. Ricordo come l’anno scorso Muntari, stanco degli insulti, protestò e, addirittura, fu espulso, anche se poi fu assolto dal giudice sportivo che, però, non colpì la società perché, a giudizio degli ispettori, erano solo dodici gli ultras colpevoli!!! Si è detto che se chi commette irregolarità è meno del 5% degli spettatori non c’è punizione!!! Altro esempio e questo molto più grave e squallido. La Lazio è condannata per cori razzisti della propria curva e chiusa per una giornata. Lotito, il presidente Lotito, padre padrino non soltanto della società ma anche del calcio italiano, aggira tutti i regolamenti, che impediscono, a chi è abbonato, di acquistare un altro tagliando, aprendo la curva opposta, con biglietto anonimo a €.1, facendo traslocare tutta la teppa dalla parte notoriamente occupata dai romanisti. Per ringraziarlo dello squisito omaggio i personaggi laziali s’inventano i francobolli con Anna Frank romanista chiaro segno di antisemitismo e di enorme grettezza morale. La procura propone due turni di chiusura dello stadio ma il giudice decide solo di erogare una multa di €.50.000. La stessa cosa a Verona o in altri campi avrebbe comportato la chiusura come minimo di un anno! Questa è la giustizia sportiva e ci lamentiamo se il calcio non riesce a darsi un governo!!!!