La tradizione negativa che vuole il ChievoVerona sconfitto, a S. Siro, con il Milan è confermata anche questa volta. Maran apporta diversi cambiamenti alla formazione uscita sconfitta dal derby. In difesa confermati Cacciatore e Bani entrano Tomovic, per Dainelli, e Jaroszynski, per Gobbi. A centrocampo, con Radovanovic e Castro, ci sono l’under 21 Depaoli e Giaccherini mentre Stepinski fa coppia con Inglese in attacco. Il Milan parte subito forte e dopo dieci minuti passa in vantaggio. Il traversone di Kessie è bucato da Sorrentino e per Calhanoglu è un gioco da ragazzi mettere in rete. Il turco si ripete dopo il goal segnato al Bentegodi. La mezzora di pieno controllo del diavolo sembra spianare la strada ai ragazzi di Gattuso ma, improvvisamente, i clivensi si svegliano e in un minuto capovolgono la situazione. Giaccherini serve un assist perfetto a Stepinski che, da sottomisura, supera Donnarumma. Passano sessanta secondi e un perfetto traversone di Cacciatore trova libero dentro l’area Inglese che si coordina e con una spettacolare girata mette la palla all’incrocio. Il tempo si chiude con i clivensi in vantaggio e i rossoneri che assaltano all’arma bianca. La ripresa inizia sulla stessa falsariga e gli attacchi, dalla fascia di Suso, piovono come grandine nell’area per una decina di minuti quando Sorrentino respinge centralmente un tiro di Biglia e Cutrone insacca. L’arbitro annulla ma la Var certifica la corretta posizione del centravanti. Pur sotto pressione il fortino clivense, che intanto ha sostituito Giaccherini con Hetemay e Inglese con Birsa, resiste fino a otto minuti dalla fine quando una deviazione fortuita di Jaroszynski si trasforma in assist per Andre Silva che, da due passi mette in rete. In pieno recupero il Var sancisce un fallo di mano di Tomovic e l’arbitro assegna il rigore che Sorrentino, riscattando una giornata incerta, neutralizza a Kessie. La partita, che sul finale si è molto innervosita, ben otto ammoniti, vede purtroppo il Chievo ancora sconfitto. Maran che ha visto oggi i suoi ragazzi lottare orgogliosamente sino alla fine, ha a disposizione la sosta per rimettere in sesto una situazione che pur apparendo difficile non è, fortunatamente, ancora drammatica.