Come nella vita di tutti i giorni, anche nel calcio tutto ha un inizio e una fine, soprattutto per quanto riguarda i cicli di un allenatore. E’ il caso di Crescenzo Nardella che da due anni a questa parte ha allenato la gloriosa realtà del Porto Legnago. Il tecnico di Formia è approdato al club bianco-rosso della presidentessa Beatrice Zancanella nel 2017 con tanto entusiasmo, dopo l’esperienza alla guida del Castagnaro in Terza Categoria.
Quello appena concluso, è stato il secondo campionato consecutivo per il Porto Legnago in Terza Categoria. Nella passata stagione la formazione legnaghese aveva terminato al penultimo posto con soli sedici punti e la squadra che si presentava ai nastri di partenza era completamente rinnovata con mister Nardella che aveva dovuto assemblarla con pazienza. Quella di quest’anno è stata una stagione indubbiamente migliore dal punto di vista dei risultati e anche del piazzamento finale in classifica. Il Porto Legnago ha chiuso in ottava posizione con ventisette punti, ben undici in più rispetto all’anno precedente e il bilancio complessivo è stato di sette vittorie, sei pareggi e undici sconfitte con trenta reti realizzate e quarantadue subite. Il cannoniere principe è stato Simone Lasferza con dieci gol messi a segno.
Nelle parole del tecnico Nardella c’è tanto dispiacere e afferma: “Tutto nella vita è destinato a finire, quando però arrivano le cose belle, lasciano quel senso di amarezza in coloro che le hanno vissute. L’anno prossimo non sarò più l’allenatore del Porto perché la società ha deciso per un turn over tecnico, interrompendo un percorso iniziato dal nulla due anni fa”. Secondo il tecnico, la rosa della squadra era veramente competitiva: “Posso affermare che eravamo un buon gruppo e pronti a disputare un campionato da vertice. Quest’anno è arrivata la ciliegina sulla torta rappresentata dalla conquista della Coppa Disciplina, un traguardo importantissimo in piena linea con gli obiettivi dichiarati dalla società”.
Nonostante tutto, non mancano da parte sua parole di ringraziamento e prosegue: “Ringrazio tutti e auguro un grosso in bocca al lupo ai ragazzi con i quali ho condiviso nel bene e nel male questo periodo caratterizzato da momenti difficili e d’incomprensioni, ma anche di soddisfazioni e sempre frutto di confronto, rispetto reciproco e voglia di mettersi in discussione”.
L’attenzione di Nardella si sposta al futuro e conclude: “Avrei voluto rendere concreto il mio lavoro, dopo essere riuscito a costruire un gruppo stupendo, ma quello che mi riserverà il futuro ancora non lo so. Non nascondo che ho avuto offerte per passare dietro la scrivania, ma questo davvero non fa per me. Io preferirei ancora allenare, è quella la mia passione, magari soffrendo un po’ meno, ma soprattutto facendo sempre un calcio formato da sano agonismo, rispetto delle regole e dell’avversario onorando questo sport che tante soddisfazioni mi ha dato in cambio di tante rinunce”.