Sta prendendo forma il Tregnago, che disputerà regolarmente la prossima stagione 2018/19 in Prima Categoria zittendo così tutte quelle voci maligne che ruotavano attorno al glorioso club gialloblù tra cui quelle che parlavano anche dell’imminente cessione del titolo sportivo al Bevilacqua.
Non mancano le novità a livello societario, con Gabriele Rizzin nuovo presidente e per lui è un gradito ritorno, mentre il vice è Carluccio Bergamini, che in passato ha ricoperto il ruolo di presidenza nell’Illasi. A livello di Prima Squadra, già definite alcune importanti operazioni di mercato in entrata: dal Montebello arriva l’esperto portiere Andrea Baraldo, dalla Pro San Bonifacio il difensore Tommaso Baccaro e i centrocampisti Andrea Grigoli e Luca Migliorini e dallo Sporting Badia Calavena il difensore Davide Castagna, il centrocampista Stefano Piazzola (ritorno) e la punta Daniele Rizzin.
Nuovo è il mister e a guidare il Tregnago sarà Antonio Sorgente, al suo debutto in Prima Squadra, anche se in questi ultimi anni ha affiancato Marco Burato sia nel San Giovanni Lupatoto che nella Pro San Bonifacio rivestendo anche il ruolo di preparatore atletico. Nel suo passato ha allenato nei settori giovanili di tante squadre tra le quali la formazione giovanissimi della Sambonifacese con la formazione rossoblù che allora militava in Serie D; nel suo curriculum ci sono anche i juniores del San Martino Speme e dell’Illasi e gli allievi del San Giovanni Lupatoto.
“Sono pronto e determinato per questa nuova avventura. Non ho mai allenato in una Prima Squadra, anche se ho potuto seguire da vicino i segreti di mister Burato a San Giovanni Lupatoto, dove ha centrato la promozione e nella Pro San Bonifacio, anche se non è riuscito a centrare i play off. In questi giorni la società è al lavoro per completare la rosa e non posso non citare tra i giocatori che avrò a disposizione, i giovani 98-99 del vivaio del Tregnago, che provengono sia dalla juniores che da altre squadre. Non vedo l’ora di cominciare la preparazione, anche perché voglio dimostrare di saperci fare anche con i grandi e ricambiare così la fiducia che mi ha dato la società”.