Non riesce al ChievoVerona riportare la classifica in positivo (aspettando il ricorso) perché subisce una sanguinosa e inaspettata sconfitta, al Bentegodi, con l’Udinese. Lorenzo D’Anna, che ritrova, a destra, dopo tre giornate Cacciatore, schiera Tomovic e Bani, centrali, e Barba, a sinistra. Confermati sia il centrocampo sia l’attacco che avevano portato a casa il prezioso punto da Roma. Il caldo si fa sentire e i ritmi non sono elevati ma i clivensi mantengono un certo predominio di campo. Dopo una manciata di minuti una punizione, dal limite, di Birsa sfiora la traversa. Ci prova da lontano Radovanovic ma anche la sua mira non è precisa. Poco dopo in ventesimo un lungo spiovente è conteso da Bani e Pussetto con la palla che resta fra i piedi dell’italo-argentino che tira prontamente ma valida è la risposta di Sorrentino. Alla mezzora grosso rischio per il Chievo. Fofana, in area, si gira velocemente e calcia con violenza, la palla sbatte sulla traversa ed è allontanata. Passano pochi minuti e, su un traversone di Giaccherini, Stepinski colpisce a colpo sicuro ma un difensore, sulla linea, riesce a salvare in angolo. Sulla battuta Tomovic salta più in alto di tutti ma la palla sorvola di poco la traversa. Il tempo si chiude senza altre particolari emozioni. La ripresa vede subito un errato passaggio di Giaccherini che mette in movimento De Paul che lancia Mandragola il cui tiro sfila di poco alla sinistra del portiere. Al quinto clamoroso errore di Rigoni che, dentro l’area, si libera di un avversario ma, dall’altezza del rigore solissimo, spara in curva. Le azioni su susseguono da una parte all’altra. L’Udinese con il centravanti Teodorczyk cerca di anticipare l’uscita di Sorrentino ma alza troppo la mira. Al quarto d’ora Sorrentino nega il goal, sempre all’attaccante polacco, ma l’azione è fermata per fuorigioco. Un bel traversone di Cacciatore è girato di testa da Stepinski ma Scuffet è pronto alla parata. Poco dopo il ventesimo, Bani accusa un problema muscolare ed è sostituito da Rossettini. Passano due minuti e Lasagna s’invola, eludendo i difensori, ma Sorrentino rimedia alla grande. Alla mezzora D’Anna vede Birsa leggermente affaticato e lo sostituisce con Leris che, appena entrato, s’inventa un perfetto traversone per Stepinski la cui girata fa letteralmente la barba al palo. Sulla ripartenza Lasagna trova il muro di Sorrentino, la palla schizza fuori dall’area e De Paul, dai trenta metri, scarica un fendente imparabile per il portiere. D’Anna richiama Obi per Pellissier. Ancora Rigoni protagonista in negativo. Un perfetto lancio di Giaccherini lo trova solissimo sul vertice dell’area piccola ma il mediano sbaglia completamente l’impatto. Il Chievo si butta all’assalto e, ancora Rigoni, non è la sua giornata, ha l’opportunità di pareggiare ma, questa volta, straordinaria è la risposta di Scuffet. Che pochi minuti dopo respinge, con l’aiuto della traversa, una deviazione in mischia quindi si supera nel deviare un tiro a giro di Giaccherini che aveva già fatto gridare al goal. Al quarantacinquesimo De Paul pesca Lasagna che brucia i difensori e, questa volta, davanti a Sorrentino non perdona. Nei quattro minuti di recupero non succede più nulla se si esclude un’ammonizione per frustrazione di Giaccherini. Dopo cinque giornate i soli due punti sono una media decisamente pericolosissima che presenta un orizzonte a tinte molto scure. Cinque gare, di cui tre molto difficili se non impossibili non giustificano lo scarso bottino fino a oggi raccolto. Mercoledì si torna in campo, a Marassi, contro il Genoa mentre domenica sarà il Torino ospite al Bentegodi. La squadra combatte ma, alcune carenze tecniche, si fanno terribilmente notare. Non sempre San Sorrentino riesce a fare i miracoli. Il proverbio <Aiutati che il ciel ti aiuta> è rivolto soprattutto a che deve segnare se si vuole che Super Stefano continui nelle sue prodezze. Spetta al Mister dare la scossa e far invertire, al più presto la scivolosa china.