Sorrentino 6,5- Sembra ormai una litania, subisce tre goal senza colpa e ne evita altrettanti. Depaoli 5,5- Sulla sua fascia attaccano con minor intensità che sull’altra, soffre quando deve difendere meglio quando può spingere. Rossettini 4,5- Sfortunato nella deviazione del terzo goal, ma si perde in continuazione gli avversari che puntano la porta. Lontano anni luce da Higuain in occasione del raddoppio. Bani 4,5- Forse c’è un errore di comunicazione con Sorrentino ma gli toglie il pallone dalle mani e causa il vantaggio. Barba 4,5- E’ adattato sulla fascia e questa potrebbe essere una giustificazione, ma Suso non lo vede mai. Nella ripresa per tenerlo usa l’abbraccio e quindi si becca il giallo. Birsa 6- Come sempre è l’unico che possa dialogare con il pallone che distribuisce con molta attenzione. Sul finire del primo tempo ha una buona opportunità ma, con il destro che non è il suo piede, non inquadra la porta. Bene come sempre le battute degli angoli. Rigoni 5- S’impegna molto ma il centrocampo rossonero è di un’altra dimensione e quindi affonda senza pietà. (Kiyine 5,5- Venti minuti senza particolari squilli, grandi corse ma nulla di più). Radovanovic 6,5- Diriga il pressing a tutto campo. Morde i garretti a chiunque transiti dalle sue parti. Va a infastidire Donnarumma, sul finire del primo tempo, e costringe il portiere in angolo. Gli manca un Castro accanto. Léris 5- Gioca prevalentemente a sinistra ma non ha né la classe né la determinazione di Giaccherini. L’impegno non è sufficiente. (Jarozsynski s.v- Con lui D’Anna passa al 3-5-2, ma non può dimostrarsi utile nel ruolo assegnatogli.) Stepinski 5,5- Lotta con una grinta invidiabile. Rincorre e pressa gli avversari appena iniziano l’azione forse per questo, quando dovrebbe cercare di tirare, non è più così lucido. Pellissier 8- Inizia con grande vivacità e subito il tir Zapata lo investe. Lui non si scompone, va un po’ a bordo campo, quindi rientra con la grinta di un ventenne. Quando il segnale di riserva è acceso e si prepara al cambio, vede sbucare la palla buona, non perde tempo, e infilza Donnarumma. A trentanove anni, 109 reti in A di cui 9 a S. Siro- la Scala del calcio-, merita un monumento. (Pucciarelli s.v.- Debutto stagionale, venticinque minuti forse senza toccare un pallone.)