Il ChievoVerona conquista il punto che gli permette di tornare a zero, in classifica, con un buon pareggio, al Bentegodi, con il Bologna. Giampiero Ventura, la cui infermeria è sempre affollatissima, anche Giaccherini out, decide una difesa a tre con Bani, Rossettini e Barba, un centrocampo a cinque con Depaoli, Obi, Radovanovic, Hetemay e Kiyine, e il duo d’attacco con Meggiorini e Stepinski. Pronti via e il Bologna passa, rocambolescamente, in vantaggio. Da azione d’angolo la palla esce dall’area e un bolognese la ributta in mezzo, dove Santander, in vistosa posizione di fuorigioco, devia di testa alle spalle di Sorrentino. Il collaboratore dell’arbitro alza la bandierina e Orsato annulla, interviene, però il VAR a segnalare come la palla arrivata a Santander sia stata svirgolata da Bani che quindi rimette in gioco il felsineo. Proteste insistite dei clivensi che vedono anche Stepinski e Meggiorini finire sul taccuino dell’arbitro per le eccessive rimostranze. Il Chievo è allo sbando e il Bologna va vicino al raddoppio. Palacio, perso dai difensori, si presenta solo davanti Sorrentino che miracolosamente riesce a respingere. La palla arriva a Dzemaili che, a porta vuota, spara in curva. Al quarto d’ora entrata violenta, a centrocampo, di Bani che si vede sventolare il giallo poi, un po’ a sorpresa, al ventesimo arriva il pareggio. Kiyine, scende con autorità sulla sinistra, salta alcuni avversari, e, entrato in area, traversa verso il centro ma il pallone è deviato con il braccio da Calabresi e, per Orsato, è rigore. Meggiorini, con freddezza, spiazza il portiere e segna la sua prima rete in campionato. Il pareggio rivitalizza i clivensi che, prima della mezzora, sfiorano il raddoppio. Su un lungo traversone di Kiyine, esce male il portiere e Stepinski, impossessatosi della sfera e, non riuscendo a tirare, appoggia all’accorrente Radovanovic che non inquadra la porta sguarnita. Azioni da una parte all’altra ma è un altro Chievo e poco prima della fine del tempo passa in vantaggio. Bell’azione sulla destra di Hetemay sul cui traversone Meggiorini cerca la sforbiciata spettacolare, non tocca il pallone che rimane lì e Obi è il più pronto a spingerlo in rete. La ripresa vede lo stesso undici clivense in campo e, al quarto, il terzo goal sembra cosa fatta. Stepinski ruba palla sulla tre quarti appoggia a Hetemay il cui cross arriva dalla parte opposta dove Kiyine di testa cerca il secondo palo. La palla, senza che nessun compagno riesca a toccarla, esce di pochi centimetri. Regola del calcio a goal fallito, goal subito. Al decimo, su un traversone teso da sinistra, Orsolini, entrato a inizio ripresa, con un perfetto terzo tempo, incorna, anche perché perso da Rossettini e mette alle spalle dell’incolpevole Sorrentino. Anche Kiyine finisce nella lista dei cattivi per un gesto di stizza dopo un fallo. Il marocchino cerca di rifarsi servando un bel pallone a Stepinski il cui tiro, centrale, è parato dal portiere. Ventura, intorno al ventesimo, effettua due sostituzioni prima esce un generosissimo Meggiorini, per Birsa, quindi un esausto Hetemay per Leris. Alla mezzora spettacolare discesa di Barba che, rubata palla a centrocampo, s’invola verso l’area avversaria servendo il lanciato Birsa il cui destro sfiora il secondo palo. Gli ultimi dieci minuti sono tutti dei clivensi che tirano ripetutamente in porta non creando grandi pericoli. Al quarantesimo esce Obi per Pellissier e, in pieno recupero, occasionissima per la vittoria. Kiyine, con l’ultimo fiato rimastogli, riesce ad arrivare in area, dopo aver saltato un paio di difensori, ma, a due metri dalla porta, non ha la forza di mettere in mezzo dove Pellissier era in agguato. Termina quindi in parità la sfida salvezza che riporta il ChievoVerona allo zero idrometrico ma, subito dopo, come un fulmine a ciel sereno scoppia la bomba delle dimissioni di Ventura. Adesso il campionato si ferma quindi la società avrà il tempo, a mente fredda, di valutare la situazione. Peccato perché, per la prima volta quest’anno si è visto un Chievo battagliero, deciso e soprattutto molto determinato trascinato dalle straordinarie prestazioni di Kiyine, Meggiorini e Obi.