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L’Hellas Verona affonda, nella prima di ritorno, a Padova

Parte con il piede sbagliato il girone di ritorno dell’Hellas Verona che subisce una dolorosa e pesante sconfitta a Padova. Grosso che non può disporre di Lee, impegnato con la propria nazionale, oltre a Crescenzi e Danzi, infortunati,  e a Caracciolo e Calvano, ceduti nel mercato invernale, decide di far debuttare, fin dal primo minuto, Faraoni, sulla fascia destra, con Dawidowicz e Marrone, centrali e Balkovec esterno di sinistra. A centrocampo Henderson, Gustafson e Zaccagni mentre, in avanti, Matos e Laribi a supportare Pazzini. Parte forte il super rinnovato Padova che, già al quarto minuto sfiora il vantaggio con un traversone di Mbakogu che Silvestri riesce a respingere con difficoltà. Al decimo, dopo una punizione di Laribi, lo stesso ex cesenate riprende al volo ma mette a lato. Al quarto d’ora il Padova passa in vantaggio. Traversone dalla sinistra e Mbakogu salta più alto di Dawidowicz e insacca. L’Hellas cerca di reagire con un gran possesso palla ma, senza mai rendersi pericoloso cosa che invece fa la squadra patavina con veloci e ficcanti contropiedi. Dopo un tiro al volo da Balkovec che non inquadra lo specchio della porta, c’è, alla mezzora, un bel servizio di Laribi per Pazzini che si gira, ma il tiro è rimpallato. Poco prima della fine del tempo pericoloso stacco aereo di Gustafson, su azione d’angolo, con palla a lato di poco poi Marrone è ammonito quindi si va negli spogliatoi.  Il Padova riparte subito forte e, nei primi due minuti ci vuole un super Silvestri per neutralizzare gli scatenati avversari. Dopo una plastica parata di Minelli su colpo di testa di Henderson c’è, poco prima del decimo, il raddoppio del Padova. Belkovec si lascia scappare Bonazzoli il cui traversone è deviato in rete da Mbakogu, dimenticato dai difensori gialloblù. Grosso cerca di dare maggior vivacità e toglie Henderson per Tupta che va a destra, Matos si sposta a sinistra con Laribi che gioca alle spalle degli attaccanti. Intorno al ventesimo Gustafson tergiversa e si lascia scippare il pallone che arriva a Bonazzoli il cui tiro, deviato, costringe Silvestri alla difficile deviazione in angolo. Sul corner la palla esce dall’area e Morganella, da venticinque metri, trova il corridoio per mettere in rete. Alla mezzora anche Dawidowicz è ammonito.  Subito dopo punizione da fuori area di Tupta che esalta il portiere per la deviazione in angolo. A dieci dalla fine, fallo su Pazzini e l’arbitro Nasca decreta, senza esitazione, il penalty che lo stesso Pazzini si fa respingere da Minelli, in completa trance agonistica. Fuori un discontinuo Balkovec per Cissé quindi, a pochi minuti dal termine entra Colombatto per Matos. S’interrompe, dopo sei partite, la striscia positiva dei gialloblù che incappano nella più pesante sconfitta del campionato.  Nella giornata nefasta anche Pazzini, alla centesima gara in riva all’Adige, sbaglia, dopo tempo immemorabile, la trasformazione di un rigore. La squadra ha dimostrato di non essere uscita dal torpore delle vacanze e, giocando, a ritmi blandi, ha permesso, agli assatanati patavini, di far un sol boccone degli scaligeri che, non hanno saputo approfittare del passo falso casalingo del Palermo. Appuntamento, per la riscossa, lunedì 28, alle 21, contro il Cosenza.  

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