L’Hellas Verona, al termine di un’ottima prestazione sbanca il “ Paolo Mazza” di Ferrara, battendo con il più classico dei punteggi la Spal. Juric, che deve sostituire lo squalificato Amrabat, conferma per nove undicesimi la formazione che aveva rocambolescamente pareggiato con il Torino, quindi Pessina, per il marocchino e Pazzini (foto) , per Di Carmine. Parte subito a velocità sostenuta la squadra gialloblù che nei primi dieci minuti crea tre nitide occasione da rete. Prima Lazovic, dopo essersi bevuto il proprio controllore appena dentro l’area, calcia addosso a un difensore, quindi Faraoni, servito da Verre, tira, da buona posizione, ma la palla attraversa tutto lo specchio uscendo dalla parte opposta infine Rrahmani, dopo una percussione spettacolare, costringe il portiere a una super deviazione con il pallone che esce sfiorando il secondo palo di pochi centimetri. Tanto attaccare porta, al dodicesimo, al vantaggio. L’incontenibile Lazovic decide di effettuare un traversone verso il secondo palo dove sbuca, come un rapace, Pazzini che di testa insacca. Risponde la Spal con Strafezza il cui tiro sorvola, di mezzo metro, la traversa. Al ventesimo occasionissima per il raddoppio. Pessina arriva sul fondo e appoggia a Pazzini che, dal limite dell’area piccola, alza incredibilmente sopra la traversa. Passano due minuti e Verre, imbeccato da Veloso, vede il suo tiro ribattuto da un difensore. Alla mezzora, grosso pericolo per gli scaligeri. Da azione d’angolo c’è una spizzata di Cioneck per Paloschi la cui girata, a pochi metri da Silvestri, esce di pochissimo. Intorno al quarantesimo l’episodio che può decidere la gara. L’ex Chievo Tomovic effettua un’entrata, al limite del codice penale, all’altezza della linea centrale del campo, su Faraoni, fortunatamente, senza colpirlo. L’arbitro punisce la pericolosa entrata scomposta e manda, anzitempo, sotto la doccia il difensore serbo. Nell’ultima azione del tempo Rrahmani arriva sul fondo ma non riesce a crossare. Prima del duplice fischio c’è l’ammonizione a Strafezza per proteste. I gialloblù ripartono con la medesima intensità della prima frazione di gioco e, al sesto, Zaccagni, dopo una bell’azione personale, tira con poca forza e il portiere para. Passano due minuti e Berisha diventa protagonista negando, con il piede la conclusione a colpo sicuro a Pazzini. Nella Spal esce l’ex Chievo Paloschi per Di Francesco. Juric modifica l’assetto difensivo spostando Kumbulla sulla sinistra e Gunter al centro. Passa un minuto e gli scaligeri danno vita a una spettacolare azione iniziata da Pazzini che scambia con Faraoni, pronto appoggio a Veloso che cerca, con un lancio un po’ troppo lungo, Lazovic. Al ventesimo, ammonizione per Zaccagni reo di una sbracciata in velocità. Tre minuti dopo il raddoppio sembra cosa fatta. Da azione d’angolo Veloso deposita sulla testa di Rrahmani un pallone d’oro ma Berisha miracolosamente devia in angolo. Il portiere sbaglia, subito dopo, il rinvio. Recupera palla Pazzini che apre a Zaccagni la cui conclusione, a giro, esce di pochissimo. Dopo un’altra miracolosa deviazione del portiere, con l’aiuto della traversa, su conclusione di Pazzini, ma c’era fuorigioco, esce fra gli applausi il capitano al suo posto Stepinki. Alla mezzora, il primo vero tiro nello specchio della porta, è dell’ex Valoti ma non impensierisce Silvestri. Poco dopo grande emozione per il debutto di Emmanuel Badu che entra al posto di Zaccagni. Dopo quasi sei mesi di malattia, il ghanese ritrova il campo che, in alcuni momenti temeva di dover abbandonare per sempre. Al quarantesimo, finalmente, l’Hellas raddoppia. L’azione è di Lazovic che, come sempre, è dirompente e spettacolare e, alla velocità unisce imprevedibilità, dal limite il serbo scarica un’autentica fucilata che Berisha respinge come può, sul pallone piomba Stepinski che, di sinistro, mette sul secondo palo, chiudendo, di fatto, la contesa. All’ultimo minuto Juric richiama Verre per Dawidowicz quindi il triplice fischio con l’esultanza della squadra e degli oltre 1500 tifosi presenti allo stadio ferrarese che, per tutta la gara, hanno sostenuto con enorme calore i propri beniamini. Domenica ultima gara nel girone d’andata contro il resuscitato Genoa che, al Bentegodi, troverà, a cominciare da Juric, molti ex, sicuramente rimpianti all’ombra della Lanterna.