Con un sontuoso secondo tempo, l’Hellas Verona strappa un meritato pareggio al Dall’Ara con il Bologna. Juric conferma per dieci undicesimi la formazione che così bene aveva giocato con il Genoa sostituendo Verre con Di Carmine. Parte subito forte la squadra felsinea che sfiora il vantaggio, dopo un paio di minuti, ci vuole un super intervento di Silvestri per fermare Orsolini che, però, era partito in fuorigioco. Al sesto un sempre scatenato Orsolini mette in difficoltà la difesa ma, Sansone, sul suo passaggio, mette alto. Al quarto d’ora c’è l’ammonizione di Amrabat. Subito dopo due opportunità per l’Hellas, prima il traversone di Lazovic è parato dal portiere poi Faraoni tentata due volte il tiro, ma è sempre rimpallato. Al ventesimo sul terzo angolo il Bologna trova il vantaggio. Batte Orsolini, Kumbulla sfiora la palla costringendo alla respinta Silvestri ma, sul tap in, l’ex Chievo Bani mette in rete. Quattro minuti dopo pesante ammonizione di Zaccagni che, diffidato, salterà il Lecce. Al venticinquesimo Kumbulla, che aveva preso una botta in testa, è costretto a uscire sostituito da Dawidowicz. Al trentacinquesimo traversone di Lazovic per Rrahmani il cui colpo di testa è respinto dal portiere, arriva Faraoni che tira, tacco di Rrahmani, parata facile per il portiere. Poco prima del quarantesimo gran numero di Sansone che salta tre avversari poi il suo tiro è deviato da Gunter sul palo. Un minuto dopo è bravo Silvestri a respingere un tiro dalla distanza si Soriano. In pieno recupero Lazovic mette in mezzo per Pessina che solo di testa mette alto da ottima posizione. A inizio ripresa parte forte l’Hellas ma, al terzo, c’è un contropiede del Bologna con Santander che è fermato da Dawidowicz. L’arbitro, molto lontano, decreta il rigore e il rosso per il polacco. Il Var invece lo smentisce categoricamente perché prima l’intervento è fuori area, poi il pallone è colpito con il petto e, infine, il fallo è del bolognese. Poco dopo il decimo bel traversone di Lazovic girata di Di Carmine miracolosa deviazione di Danilo. Al quarto d’ora esce Veloso per Borini (foto), al debutto. Nel Bologna esce Sansone per Barrow, debutto anche per l’ex Atalanta . Al ventesimo fallo di Bani su Zaccagni e secondo giallo all’ex Chievo. Alla mezzora ennesimo miracolo di Skorupski che devia, di piede, una girata di Borini quindi si ripete con un mostruoso doppio intervento su Di Carmine servito da Faraoni. Subito dopo c’è l’ammonizione anche di Borini per proteste. Dopo un’altra deviazione del portiere sullo scatenato Borini, al trentacinquesimo, arriva il meritato pareggio. Lazovic ubriaca il giapponese Tamiyasu e mette in mezzo un pallone d’oro sul quale arriva, con un perfetto terzo tempo, Fabio Borini che di testa insacca e può festeggiare, sotto lo spicchio dei millecinquecento tifosi gialloblù, con il classico gesto del pirata. Passano due minuti e Lazovic, da posizione impossibile, cerca il goal vanificato, ancora dal portiere che mette in angolo. Nei sei minuti di recupero esce Di Carmine per Pazzini che, dopo un paio di minuti, finisce a terra in area per un abbraccio, tutt’altro che affettuoso, di Danilo. Per l’arbitro è fallo dell’attaccante ma le riprese televisive dimostrano che è stato l’ex udinese a iniziare, ci stava il rigore. Poco prima della fine Borini, da destra si accentra e tira di sinistro con palla che sfiora l’incrocio dei pali. Termina con un meritatissimo pareggio la trasferta in terra emiliana che vede l’Hellas, a rete per la decima giornata consecutiva, confermarsi al decimo posto, nella parte sinistra della classifica. Straordinario debutto di Fabio Borini che, arrivato a inizio settimana, si è dimostrato atleticamente a posto tanto da essere scelto, senza tentennamenti, da Juric. Domenica, al Bentegodi, arriva il Lecce che ha fermato, in casa, la corazzata Inter. (foto Hellas)