L’Hellas Verona, tutto cuore e intensità, strappa un meritatissimo pareggio all’Olimpico contro la Lazio. Juric, a cui manca per squalifica Amrabat, conferma per nove undicesimi la formazione che bene aveva giocato a S. Siro. Confermatissimi i tre difensori, a centrocampo Pessina sostituisce Amrabat mentre Verre e Zaccagni operano alle spalle di Borini, in campo dal primo minuto. Dopo una decina di minuti di studio dove però gli scaligeri non arretrano di un metro e ripartono appena in possesso della palla, al quarto d’ora Pessina cerca il traversone dal fondo ma il portiere manaccia allontanando il pericolo. Un minuto dopo grossissima occasione per il vantaggio. Veloso pennella un pallone delizioso a centro area, dove s’insinua per la deviazione volante Pessina, ma Strakosha si esalta nella deviazione e si ripete sul tap-in Borini che però era in fuori gioco. Al ventesimo Immobile, pur pressato da Rrahmani, tira e Silvestri
si salva con i piedi. Tre minuti dopo Kumbulla ostacola Milinkovic-Savic ed è ammonito, sulla conseguente punizione dello slavo la barriera allontana. Alla mezzora Milinkovic- Savic mette giù Zaccagni, con il quale sta ingaggiando una vera battaglia, e anche lui finisce sul taccuino dell’arbitro. Poco dopo Silvestri calibra male il rinvio ma Veloso, in ripiegamento salva. Cresce la Lazio che prima impensierisce con un tiro a fil di palo di Caicedo quindi sfiora il goal con un fendente di Leiva deviato pericolosamente da un difensore, poi c’è una spettacolare parata in angolo di Silvestri su Luis Alberto che, al quarantaquattresimo, centra la base del palo con il portiere fermo. Stesse formazioni alla ripresa del gioco. Riparte forte l’Hellas e, dopo dieci minuti, la difesa laziale, seppur in affanno, si salva su incursione di Zaccagni per Borini. C’è quindi un tiraccio sbagliato di Borini che finisce a lato, ma, subito dopo è Lazovic che impegna Strakosha con una parata in due tempi. Al ventesimo risponde la Lazio sempre con Luis Alberto il cui tiro colpisce il palo esterno e finisce sul fondo. Dopo un primo tiro di Verre piuttosto largo, lo stesso ex Perugia, dopo una bell’azione Lazovic, Zaccagni tenta il tiro a giro con la palla che lambisce il palo. Juric, a questo punto, richiama Verre e fa debuttare Eysseric, l’ultimo acquisto arrivato dalla Fiorentina. Alla mezzora Borini preferisce stoppare, invece del tiro al volo, e finisce rimpallato da un difensore. Al quarantesimo una delle più belle azioni scaligere. Lazovic scambia con Zaccagni che trova l’ex Milan dalla parte opposta, tiro radente ma straordinaria deviazione in angolo del portiere. Un minuto dopo anche Rrahmani è ammonito per aver allontanato il pallone. Al novantesimo Borini, toccato duro, esce lasciando il posto a Dawidowicz. Nei cinque minuti di recupero i gialloblù conquistano tre angoli consecutivi senza esito poi, all’ultimo minuto un tiro improvviso, dopo azione d’angolo, di Luis Alberto trova la provvidenziale respinta di un super Silvestri. Finisce con un meritato pareggio che, se interrompe la serie di dodici giornate sempre in goal per gli scaligeri, nega alla Lazio l’ottava vittoria consecutiva all’Olimpico. Solo l’Inter aveva impedito alla squadra di Inzaghi, secondo attacco della Serie A, di andare in rete. Grande festa per i quasi cinquecento tifosi che hanno intrapreso la trasferta romana. Non c’è tempo per riposare perché sabato sera, al Bentegodi, arriverà la Juve di Cristiano Ronaldo, ma questa squadra, l’ha dimostrato anche all’Olimpico, non ha paura di nessuno e nessuno può prenderla sottogamba.