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Djordjevic e Meggiorini riportano il ChievoVerona al successo prima dello stop dei campionati.

Con una rete per tempo di Djordjevic e Meggiorini, il ChievoVerona supera, al Bentegodi, il Cosenza dell’ex Bepi Pillon nell’ultima partita prima della forzata fermata di tutto lo sport italiano per il coronavirus. Aglietti, confermando le  scelte fatte al momento dell’arrivo a Verona, manda in campo la medesima formazione che aveva pareggiato ad Ascoli. Dickmann e Renzetti sulle fasce, con Leverbe e Cesar, centrali, Segre, Esposito e Obi, a centrocampo, tridente d’attacco con Vignato, Djordjevic (foto) e Giaccherini. Bepi Pillon, chiamato al capezzale dell’agonizzante Cosenza, sceglie una difesa bassa con frequenti e improvvisi lanci lunghi per il contropiede. Dopo una decina di minuti di studio, i clivensi conquistano una punizione al limite, per fallo su Dickmann, batte, di sinistro, Djordjevic e la palla sorvola di una spanna la traversa. Poco dopo la mezzora, quasi a sorpresa, il Chievo passa in vantaggio. Dopo una serie di scambi ai diciotto metri, improvvisamente,  Djodjevic estrae dal cilindro un sinistro fatato che, come un autentico colpo di biliardo, fila direttamente a baciare la base interna del palo, alla destra di Perina, per adagiarsi quindi in fondo al sacco. Il vantaggio ringalluzzisce i clivensi che adesso attaccano con maggior intensità. Due minuti dopo clamoroso errore di Giaccherini che, servito da Vignato, dall’altezza del rigore, abbastanza libero, spedisce sul fondo. Pochi istanti prima del termine della prima frazione di gioco, gran tiro, pur in precario equilibrio, dal limite di baby Vignato ed eccellente deviazione in angolo del portiere. Al ritorno in campo Pillon sostituisce l’attaccante Rivière, ammonito, con Baez. Insiste il Chievo che, al secondo minuto, con Segre colpisce il palo esterno, sull’uscita del portiere. Un minuto dopo c’è l’ammonizione di Vignato. Sull’azione successiva sempre Vignato lancia Djordjevic che, questa volta, sfiora la base del palo. Al quarto d’ora girata volante, in area, di Obi e palla sopra la traversa. Subito dopo il nigerino si esibisce in un gran tiro dai trenta metri che, deviato da un difensore, non crea problemi al portiere. E’ il Cosenza, a questo punto, a farsi pericoloso con una fiondata di Carretta che sfiora il palo alla sinistra di Semper. Poco prima della mezzora esce l’autore del goal per far posto a Meggiorini mentre, qualche minuto dopo, è ammonito Semper per perdita di tempo. Aglietti richiama un Obi, ormai chiaramente in riserva, per Di Noia. Poco dopo anche Cesar è ammonito per un intervento a fermare una ripartenza calabrese. Al quarantesimo, nuova grande opportunità sprecata da Giaccherini. Inizia l’azione Vignato che lancia Meggiorini, pronta apertura al solissimo Giaccherini che spara in curva. Iniziano i cinque minuti di recupero quando Legittimo alleggerisce verso il suo portiere, ma il passaggio è lento e Perina, al momento di scattare, scivola, s’impossessa del pallone Meggiorini che insacca a porta vuota. Un minuto dopo Perina cerca di farsi perdonare deviando in angolo una violenta bordata di Di Noia. All’ultimo minuto Aglietti richiama Segre e fa esordire, nel corrente campionato, il diciannovenne francese Ibrahin Karamoko che aveva già debuttato, con i clivensi, lo scorso aprile contro il Parma in Serie A. Al triplice fischio, nella tristezza dello stadio vuoto, i giocatori si avviano agli spogliatori nella certezza che tutti i campionati, come da decisione del Governo, sono  sospesi perlomeno fino al prossimo 3 Aprile, nella speranza che questa disastrosa epidemia possa dirsi superata e vinta mentre il ChievoVerona, con quarantuno punti, scavalca nuovamente l’Empoli e agguanta la zona play off.

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