L’Hellas Verona riprende il campionato con una superba prestazione al Bentegodi battendo, nel recupero della 25° giornata, il Cagliari di Zenga. Juric, che all’ultimo momento non ha potuto convocare, per problemi fisici, si spera di poco conto, Dawidowicz, Pessina, Lovato ed Eysseric, sorprende un po’ tutti modificando la classica difesa a tre e lasciando in panchina Gunter, problema nel pre gara, per Empereur che opera a sinistra mentre Kumbulla torna al centro. Inamovibili Faraoni e Lazovic, sugli esterni, gioca, dal primo minuto, Badu a fianco di Amrabat, Borini, che sostituisce Veloso, con Verre alle spalle di Di Carmine. Pronti via e l’Hellas sfiora il vantaggio con un gran tiro di Lazovic che Cragno smanaccia in qualche modo. Si gioca a una sola porta e, al quarto, Rrahmani, servito da Faraoni, mette alto da buona posizione. Insistono i gialloblù e, poco dopo il decimo passano in vantaggio. L’azione si sviluppa sulla sinistra con una serie di fitti passaggi, almeno una ventina, poi Amrabat appoggia a Lazovic il cui traversone telecomandato finisce sulla testa di Samuel Di Carmine che fulmina Cragno. Al quarto d’ora prima ammonizione, alla fine saranno una decina, per Pereiro. Al diciottesimo, dopo un angolo per i sardi si sviluppa un veloce contropiede scaligero con Verre che appoggia a Borini che impegna Cragno. Al ventesimo l’incontenibile Lazovic si accentra e scarica una violenta bordata che colpisce l’incrocio dei pali sul proseguimento dell’azione due grandi respinte del portiere sardo. Passano quattro minuti e, su angolo di Borini, Empereur alza troppo la mira. Poco prima della mezzora capolavoro di Di Carmine. Il centravanti ruba palla, all’altezza di metà campo, e appoggia a Verre che, dopo aver superato un avversario, lo serve sulla corsa, il numero dieci scaligero, da oltre venticinque metri, scaglia un missile terra aria che toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali e s’insacca alle spalle del portiere. La gara è completamente in mano all’Hellas che gioca e fa spettacolo ma, al trentacinquesimo entra in scena l’arbitro Manganiello, quello che non ha concesso il rigore per il fallo su Pessina contro il Milan, che, richiamato dal Var, espelle incredibilmente Borini. Rivediamo l’azione. L’ex Milan entra in scivolata su Cigarini, anticipandolo nettamente, nella foga del gesto con il piede colpisce la gamba dell’avversario. L’arbitro, molto vicino, decide per un fallo in favore dell’Hellas ma, Aureliano, al Var, lo richiama e la scelta è catastrofica. Nel frattempo Badu e Nandez si spintonano e sono ammoniti. Si riprende con punizione per i sardi ma la palla esce sul fondo. Poco dopo il quarantesimo, azione insistita dei sardi con appoggio di Pellegrini a Simeone, dimenticato dai difensori, che in girata di sinistro batte Silvestri. Si va al riposo con un vantaggio minimo, ma con negli occhi mezzora di grande calcio. Al ritorno in campo non c’è Verre, uno dei migliori del primo tempo, per Veloso mentre Zenga lancia l’ex Chievo Birsa per Pereira. Dopo tre minuti Juric richiama il match winner Di Carmine per Zaccagni, con il nuovo look biondo platino. Prima del decimo sono ammoniti Pisacane e Cigarini autori di falli tattici sulle ripartenze degli scaligeri. Al ventesimo Zenga fa uscire i due ex gialloblù Cacciatore e Ionita per Mattiello e Paloschi, due ex Chievo. Prima del venticinquesimo nuovo fallo di Cigarini, sulla ripartenza di Zaccagni, e anche per lui doccia anticipata. Alla mezzora ammonito anche capitan Ceppitelli che era in diffida e salterà il match con la Spal. Al quarantesimo Lazovic lascia il posto a Di Marco mentre, un minuto dopo, ultimo brivido con un colpo di testa di Pisacane, su azione d’angolo che, da buona posizione non trova lo specchio. Fiscisce con uno Juric molto contento che applaude i suoi giocatori che si sono battuti con grandissima intensità e con lo spirito che avevamo visto fino all’inizio del lockdown. Con il recupero, l’Hellas raggiunge i trentotto punti, scavalca il Milan e si trova a una lunghezza dal Napoli che, martedì alle 19.30, sarà di scena al Bentegodi. La speranza di Juric è di riuscire a recuperare qualcuno degli infortunati perché dovrà fare a meno dello squalificato Borini.