L’Hellas Verona subisce una pesante manita dalla Lazio al Bentegodi. Juric vede assottigliarsi continuamente la rosa a sua disposizione, oltre agli infortunati ormai storici, si sono fermati, all’ultimo momento, Empereur, Lovato, Verre e Bocchetti, quindi in difesa, scala a sinistra, Veloso mentre Rrahmani e Gunter occupano le loro posizioni tradizionali, mentre in porta concede un turno di riposo al sempre presente Silvestri per il debutto di Radunovic. A centrocampo Faraoni e Lazovic, esterni, il rientrante dalla squalifica, Amrabat e Pessina mentre alle spalle di Borini operano Eysseric e Zaccagni. Partono bene i gialloblù e, al primo minuto, sul traversone di Lazovic, Zaccagni si butta in volo ma è anticipato dal portiere. Passano cinque minuti e un traversone dalla sinistra di Eysseric attraversa tutto lo specchio della porta. Al decimo prima riposta della Lazio con tiro dalla distanza di Masuric nessun problema per il portiere. Poco dopo un traversone di Faraoni è toccato debolmente da Zaccagni. Risponde Immobile con un tiro violento, da oltre venti metri ma la mira non è precisa. Al diciottesimo il primo fischio dell’arbitro in una gara molto corretta, fino a questo momento. Al ventesimo bel traversone di Veloso sul quale s’avvita Faraoni con palla a lato. Grosso rischio due minuti dopo, su un traversone teso dal fondo campo, Lazovic sfiora l’autorete. Veloso, al venticinquesimo, scarica un grande sinistro con bella risposta di Strakosha in angolo. Poco dopo brutto intervento di Parolo su Rrahmani che rimane a terra poi esce per un minuto, l’arbitro non interviene. Al trentacinquesimo, palla in profondità per Zaccagni che cerca disperatamente di raggiungerla, ma incredibilmente Luis Felipe lo tocca sul piede d’appoggio e l’arbitro non ha esitazione a decretare il penalty. Va sul dischetto Amrabat che spiazza il portiere e segna la sua prima rete in maglia gialloblù. Sul finire del tempo fallo di Pessina su Correa e la punizione di Milinkovic Savic finisce alta. Nei tre minuti di recupero Rrahmani sbraccia con un avversario e l’arbitro decreta la punizione e l’ammonizione del kosovaro che, in diffida, salterà la gara con la Spal. All’ultimo minuto del recupero, scatta la maledizione per i gialloblù, infatti, su un pallone spiovente intervengono su Immobile Gunter e Lazovic e colpisce prima con una ginocchiata il laziale quindi la palla gli carambola sul braccio. Il Var richiama l’arbitro che assegna il rigore che Immobile trasforma, anche se Radunovic aveva intuito. Si va al riposo con un pareggio, tutto sommato, giusto. Tornano in campo gli stesi ventidue che avevano fini la prima frazione di gioco e i gialloblù, al primo vanno vicino, al raddoppio. Zaccagni galoppa sulla fascia quindi traversa per Faraoni che perde l’attimo. Al quarto Lazovic s’invola sulla sua fascia, entra in area e Luis Felipe, nel tentativo di salvare, colpisce il palo con palla in angolo. Al decimo invece sono i laziali a passare in vantaggio. Ingenua e inutile spinta di Eysseric a Milinkovic che batte la punizione, ai venticinque metri, gran tiro, deviazione decisiva di Pessina in barriera e palla nel sacco. Risponde subito l’Hellas e Borini, servito da Eysseric, chiama alla miracolosa deviazione il portiere. Il gialloblù attaccano a tutto organico e si scoprono pericolosamente. Poco primo del ventesimo Faraoni perde una sanguinosa palla, al limite dell’area, e Correa, con una serie di finte sbilancia i difensori e batte il portiere. Inizia i cambi due per la Lazio e due per gli scaligeri che richiamano Borini per Di Carmine e Zaccagni per Salcedo che, pochi minuti dopo essere entrato, vede una sua conclusione, di testa, da pochi passi su traversone di Lazovic, respinta miracolosamente da Strakosha. Juric richiama un Faraoni, un po’ frastornato dopo l’errore che ha portato alla rete laziale, con Dimarco che va a sinistra con Lazovic che si trasferisce dal lato opposto. Un incontenibile Lazovic serve Salcedo che tistil cui colpo di testa non impensierisce il portiere. L’attaccare disperato dei gialloblù li mette in costante pericolo sui micidiali contropiedi biancoazzurri. Lukaku recupera palla e parte a velocità sostenuta poi serve Immobile che, con un colpo di qualità, mette il pallone all’incrocio dei pali. Al quarantesimo ultimi cambi per Juric fuori Eysseric per Stepinski e Veloso per il giovane Felippe Lucas, alla sua seconda presenza in campo. Nei cinque minuti di recupero nuova doccia fredda per l’Hellas. Lungo lancio per Immobile che è più veloce di Gunter, esce alla disperata Radunovic che tocca il capocannoniere che non fa nulla per evitarlo quindi l’arbitro decreta un nuovo penalty e ammonisce il portiere. Luis Alberto prende il pallone lo posiziona ma, all’ultimo momento, si sposta e va sul dischetto Immobile che spiazza il portiere e si porta a casa il pallone. Gara giocata a viso aperto dagli scaligeri che, dopo un buon primo tempo sono calati, ma, soprattutto, non hanno sfruttato le poche ma buone opportunità create. Mercoledì si torna in campo, per l’ultima gara al Bentegodi, con la derelitta Spal prima di concludere il 2 Agosto a Genova questo strano e speriamo irripetibile campionato.