Grandissima impresa del ChievoVerona che espugna, unica squadra del campionato, il Vigorito contro la capolista Benevento. Alfredo Aglietti, che recupera, dalla squalifica, Garritano, conferma la difesa che aveva giocato contro il Cittadella. A centrocampo riporta Esposito in cabina di regia affiancato da Segre e Garritano mentre in avanti, avendo poche alternative, conferma Ceter, Djordjevic e Vignato. Parte molto bene il Chievo che colpisce un palo con Ceter, dopo un’azione prolungata di Segre, ma, al decimo, passa con il rientrante Garritano. Ceter avvia l’azione sulla destra, traversone teso sul quale non arriva, per una frazione di secondo, Djordjevic ma, sul secondo palo, c’è Garritano che insacca porta vuota. Il Benevento cerca immediatamente il pareggio ma i clivensi si difendono con ordine e, quando possono, partono con ficcanti contropiedi che mettono spesso in affanno la difesa dei campani. Prima della fine del tempo ci sono un salvataggio sulla linea di Dickmann e un coraggioso intervento di Rigione che va di testa a prendersi una scarpata di Insigne. La prima frazione di gioco si chiude con il Chievo meritatamente in vantaggio ma la capolista lascia intendere che nella ripresa metterà in campo tutte le energie per mantenere l’inviolabilità casalinga nell’ultima partita al Vigorito. Aglietti lascia nello spogliatoio Esposito preferendogli l’esperienza di Joe Obi. Com’era preventivabile, i campani si buttano all’assalto e Pippo Inzaghi getta nella mischia tutte le sue bocche da fuoco ma la difesa clivense è insuperabile con Semper che fa buona guardia e trasmette tranquillità e sicurezza i compagni. Al quarto d’ora finisce la partita di Vignato, al suo posto il più adatto alla copertura Di Noia. Quando riceve palla Renzetti continua a sprintare sulla fascia sinistra e i campani accusano la sua pericolosità, ma, i più pericolosi sono i lunghissimi rinvii di Semper. Con il primo Ceter mette in apprensione il proprio controllore ma il portiere riesce a salvare, subito dopo è Djordjevic a recuperare il servizio del proprio portiere ma ancora una volta è il portiere ad avere la meglio. A dieci minuti dal novantesimo Aglietti richiama un esausto Segre per Zuelli e il sempre pericoloso, anche se non particolarmente preciso, Djordjevic per Grubac. All’ottantottesimo, incredibile galoppata, di oltre settanta metri, di Renzetti che, arrivato al limite dell’area, traversa verso il centro, velo di Grubac per l’accorrente Ceter, gran tiro del colombiano e straordinaria deviazione in angolo del portiere. I cinque minuti di recupero non creano eccessivi pericoli per Semper che comunque si dimostra sempre padrone della propria area. Con questa vittoria, che dimostra come il ChievoVerona abbia fatto molti punti con le squadre più forti e ne abbia persi moltissimi con le formazioni di bassa classifica, sale a cinquantatré punti al sesto posto in classifica posizione che dovrà difendere, anche con i denti, venerdì sera al Bentegodi contro il Pescara che impantanato in zona play out.