Il ChievoVerona, parte con il piede giusto nella gara d’andata dei play off, e batte, con il più classico dei punteggi, lo Spezia che, una quarantina di giorni fa, aveva maramaldeggiato al Bentegodi. Aglietti conferma la formazione che aveva superato, dopo una dura battaglia di centoventi minuti, l’Empoli con l’unica eccezione della presenza, dal primo minuto, di Ceter per Garritano, l’uomo miracolo di questo finale di stagione. Pronti via e i clivensi sono in vantaggio. Nella prima azione della gara il pallone finisce in calcio d’angolo. Sulla palla Renzetti, che finge il tiro, ed Esposito che invece calibra un perfetto pallone per Djordjevic che, da pochi passi, scarica un violento tiro che s’insacca sotto la traversa. Passano cinque minuti e su una punizione dalla distanza di Esposito interviene Obi ma mette alto. Si riscatta un minuto dopo il nigeriano che s’invola sulla fascia sinistra e, arrivato all’altezza dell’area, effettua un traversone radente sul quale c’è il velo di Djordjevic che favorisce Segre (foto) che, dal disco del rigore, fulmina Scuffet. L’improvviso e potente uno due scombussola i piani di un arrabbiatissimo Italiano mentre i suoi giocatori sembrano in piena confusione tanto che prima c’è l’ammonizione di Bartolomei, poi un retropassaggio di Nzola costringe il portiere alla difficoltosa deviazione in angolo. Al ventesimo anche Rigione è ammonito. Poco dopo la mezzora si ripete l’azione del secondo goal. Nuova incursione devastante di Obi sulla fascia e traversone sul quale Segre, questa volta, colpisce al volo e non centra la porta di pochissimo, sarebbe stato un eurogol. Al quarantesimo ci vuole un miracolo di Semper per mantere la rete inviolata. Da azione d’angolo la palla arriva, al limite dell’area, a Ricci che scarica un violentissimo destro, ma il portierone croato, con un gran riflesso, riesce a deviare in angolo. In pieno recupero Djordjevic, su perfetto traversone di Dickmann, segna ma, purtroppo, si alza la bandierina per segnalare il fuorigioco del capitano. Si va al riposo con il meritato doppio vantaggio. La ripresa vede subito in avanti i clivensi tanto che il terzino Ferrer si prende un giallo per fermare Vignato. Al dodicesimo, dopo un angolo, Leverbe entra duro su Nzola e l’arbitro, vicinissimo, non esita a decretare il rigore, confermato dal Var. Va sul dischetto Matteo Ricci, ma Semper si supera deviando con la mano destra il pallone in corner. Secondo rigore neutralizzato nel giro di quattro giorni. Italiano, sempre più imbufalito, sostituisce Mora, che esce molto arrabbiato, e Ramos per Vitale, un altro ex Hellas, oltre a Di Gaudio in campo dal primo minuto. Attacca a tutto organico lo Spezia che non è fortunato quando, al quarto d’ora, su azione d’angolo il violento colpo di testa di Nzola colpisce la traversa e torna in campo. Subito dopo Aglietti richiama Esposito per Garritano, l’uomo della provvidenza, mentre Italiano butta nella mischia anche Ragusa, altro ex Hellas. Alla mezzora si torna a vedere il miglior Vignato che, in velocità, supera un paio di avversari poi, però tira ampiamente sul fondo. Subito dopo Italiano mette in campo il suo bomber Galabinov, autore della tripletta nella gara di fine luglio. Dopo l’ammonizione del neo entrato Ragusa, Aglietti richiama Djordjevic per Morsey. Dopo che anche Vignali, quarto spezzino, è ammonito il Chievo, al quarantesimo, sviluppa una stupenda azione. La inizia Garritano che chiede l’uno due a Vignato quindi lancio per Renzetti che vede il suo traversone deviato in angolo. Pochi istanti prima di uscire Vignato regala una stupenda apertura per Morsey il cui violentissimo tiro colpisce la faccia interna del secondo palo per essere poi allontanata da un difensore. Come con l’Empoli è Cavar a prendere il posto di Vignato. Nei sei minuti di recupero da segnalare solo l’ammonizione di un instancabile Obi, quindi il triplice fischio manda tutti sotto la doccia. Il ritorno martedì sera all’Alberto Picco di La Spezia dove i bianchi di Vincenzo Italiano cercheranno l’impresa, non facile, di ribaltare il risultato. Data la miglior posizione in classifica un eventuale 2-0 potrebbe bastare altrimenti sarà necessaria una vittoria con due reti di scarto.