Brutto scivolone del Chievo al debutto al Bentegodi con la Salernitana. Aglietti conferma per dieci undicesimi la formazione che bene si era comportata a Pescara con l’unica eccezione di Seculin, in porta, poiché Semper è già sulla strada di Genova, sponda Samp. Partono fortissimo i ragazzi di Castoldi ma la difesa, anche se con qualche affanno, regge. Poi, lentamente i clivensi prendono campo e mettono in apprensione la difesa ospite. Al sesto, un lunghissimo lancio, ad attraversare tutto il campo di Obi, raggiunge Mogos (foto) che, di prima intenzione traversa e fabbro non trova l’impatto con la palla di pochissimo. Un minuto dopo assolo di Garritano che dal vertice destro dell’area mette alto. Adesso si gioca nella metà campo dei campani e le azioni si susseguono. Al ventesimo si accende una mischia, dopo un duro intervento di Lopez, non fischiato e, alla fine sia il difensore ospite sia Mogos finiscono sul taccuino dell’arbitro. Un minuto dopo, su invitante traversone di Obi, la girata di testa di Fabbro sfiora l’incrocio. Al ventiquattresimo arriva il meritato vantaggio dei padroni di casa. C’è un violento tiro dai venti metri che colpisce un difensore, il pallone s’impenna e il portiere Belec s’appresta, senza problemi a prenderlo ma Mogos è più pronto di lui e di testa lo trafigge. Poco prima del trentesimo intervento, nettamente in ritardo di Aya su Fabbro, sembra rigore netto, ma l’arbitro lascia correre. Alla mezzora bella iniziativa di Bertagnoli che, giunto al limite dell’area, scarica un violento fendente che si stampa sul palo alla destra del portiere. Dopo il rigore negato e il palo il Chievo rallenta e Castori manda i suoi all’attacco. Prima c’è un tiro di Cicerelli ben parato da Seculin poi, al 34° ecco il pareggio. Dopo un batti e ribatti, in area, la palla arriva a Tutino che, con una girata rapidissima calcia a fil di palo senza possibilità di scampo per il portiere. Poco prima dell’intervallo Bertagnoli cade male e s’infortuna al braccio. Rimane in campo e sfiora, su traversone di Mogos, di testa il bersaglio. Si va al riposo in parità ma i clivensi hanno molto da recriminare. Alla ripresa del gioco c’è Canotto per Bertagnoli. L’ex Juve Stabia si dimostra molto vivace ma la difesa avversaria sembra ermetica. Al ventesimo i campani conquistano il primo angolo batte Lopez e il mastodontico Djuric, pur con un vistoso turbante per uno scontro alla fine del primo tempo, sovrasta il piccolo Fabbro e batte Seculin, forse no eccessivamente reattivo. Aglietti richiama Djordjevic per De Luca. Alla mezzora l’ex Kupisz colpisce esterno del palo. Aglietti cerca di dare una scossa alla sua squadra che, pur sostenuta dal pubblico, sembra un po’ sulle ginocchia. Escono un buon Garritano per Morsey, un ordinato Palmiero, per Zuelli, e il vivace Fabbro per Pucciarelli. Subito dopo Obi effettua un tiro cross che mette in difficoltà il portiere che riesce a parare proprio sulla linea fatidica. Il mediocre, ma è un eufemismo, arbitro Massimi concede 5 minuti di recupero. Al quarantanovesimo clamoroso intervento di un difensore su Obi, dentro l’area di rigore, vicino al vertice sinistro. L’arbitro lascia correre e Obi gli si avventa contro beccandosi prima il giallo quindi il rosso. Dopo poco triplice fischio con l’intera squadra a circondare il direttore di gara di Termoli che con fare supponente si avvia negli spogliatoi, dove il Presidente Campedelli, sempre molto pacato e riservato nelle dichiarazioni, si scaglia con una violenza sconosciuta, per lui, contro l’arbitro molisano reo di aver danneggiato clamorosamente la sua squadra.