Al termine di una grandissima prestazione l’Hellas Verona espugna, meritatamente, il Gewiss Stadium di Bergamo e batte con il più classico dei punteggi l’Atalanta. Dopo la sfortunata prestazione in Coppa Italia di Cagliari e, con l’infermeria sempre affollata, mancato all’appello ben otto giocatori, Juric estrae dal cilindro il miracolo di mandare in campo un super undici. Davanti a Silvestri operano Dawidowicz, Lovato, recuperato a tempo di record, e Ceccherini. Faraoni, abile e arruolato dopo Cagliari, opera a destra con Tamèze e Ilić, centrali, e Dimarco sulla corsia mancina. Samuel Di Carmine è l’unica punta con alle spalle Barák e Zaccagni
. L’Atalanta, sulle ali dell’entusiasmo per la partita di Liverpool, parte subito forte ma la difesa scaligera regge bene. Dawidowicz è l’ombra del Papu Gomez mentre Lovato ritrova, come al debutto lo scorso campionato Zapata. Rispondono bene i gialloblù che conquistano, al decimo, un angolo con Barák servito da Zaccagni. Poco dopo il quarto d’ora Gomez si libera di Dawidowicz e porge a Iličić che, da buona posizione, mette alto. Subito dopo l’arbitro Massa, mai nel passato amico degli scaligeri, ammonisce per proteste Gasperini. Poco dopo Zapata, riesce, anche con il suo fisicone, a liberarsi di Lovato ma c’è una grande chiusura di Dimarco. Purtroppo, alla mezzora, Lovato deve alzare bandiera bianca ed è costretto ad uscire. Al suo posto entra Danzi che va sul Papu mentre Dawidowicz si porta sulla punta colombiana. Danzi non riesce a fermare il capitano della Dea che trova un grande Silvestri a neutralizzare la sua conclusione. Subito dopo ancora in evidenza Dimarco con un’altra diagonale superba. Poco prima del quarantesimo giallo per Ceccherini. A cinque dal riposo palla in profondità di Gomez ed è straordinario, in uscita, Silvestri ad anticipare Zapata. Poco prima del fischio finale della prima frazione di gioco anche Dawidowicz finisce sul taccuino di Massa. Alla ripresa del gioco Juric sorprende lasciando negli spogliatori l’ultimo entrato Danzi per il professor Veloso. Gli orobici si riversano in avanti ma Silvestri sembra insuperabile. Al settimo i gialloblù si riaffacciano in area avversaria e Veloso, dai venti metri, colpisce l’ennesima traversa. Poco prima del decimo Silvestri si esalta con una duplice straordinaria parata prima su colpo di testa di Zapata poi sul tap in Iličić. L’Hellas torna a conquistare campo e, su traversone di Dimarco, la girata di testa di Di Carmine esce di pochissimo. È la sua ultima giocata, infatti Juric richiama lui e Ilić per Salcedo e Colley. Al quarto d’ora i gialloblù vanno in vantaggio. Veloso appoggia a Dimarco che serve una deliziosa palla in profondità a Zaccagni che è affondato da Toloi. Nessuna esitazione di Massa nell’indicare il rigore e il giallo al difensore. Va sulla palla Veloso che, con calma glaciale, guarda il portiere e poi lo spiazza con un tiro secco sotto la traversa. I neroazzurri accusano lo svantaggio e, pur continuando ad attaccare si espongono ai pericolosi contropiedi scaligeri. Poco prima della mezzora nuova doccia fredda per Juric, si ferma anche Ceccherini che chiede il cambio e, Ivan il terribile, invece di un difensore manda in campo Favilli che, dopo pochi minuti, fa venire i brividi agli orobici con una girata che esce di pochissimo. Il nervosismo comincia ad affiorare e, a dieci minuti dal termine, è ammonito anche Veloso. Subito dopo Favilli parte dalla linea di centro campo ma, arrivato al limite dell’area, è fermato da un difensore. Grande opportunità sprecata. Passa un solo minuto e il raddoppio è cosa fatta. Sempre il professor Veloso a illuminare la scena. Palla a tagliare la difesa per Zaccagni che, dopo uno straordinario controllo della palla con il tacco destro, calcia con sicurezza sul secondo palo vanificando il volo di Sportiello che era subentrato a Gollini. Poco prima del recupero anche Colley s’invola ma anche lui, al momento di concludere è rimpallato da un difensore. Dopo quattro minuti arriva il triplice fischio che sancisce uno dei più bei successi, in casa di una grande squadra, per la truppa di Juric. La classifica dice, dopo nove giornate, quindici punti e sesto posto in classifica e ben sei punti più dello scorso straordinario campionato. Domenica prossima, a ora di pranzo, rivincita al Bentegodi con il Cagliari di Eusebio Di Francesco nella speranza che l’infermeria possa finalmente svuotarsi.