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Il Chievo strappa, con Ciciretti, il pari nel finale a Pisa, nella partita caratterizzata dalla frase razzista di un pisano.

Nella partita tristemente caratterizzata dall’espressione razzista <<La rivolta degli schiavi>> pronunciata dal giocatore Marconi nei riguardi di Joel Obi, il ChievoVerona, proprio sul filo di lana, strappa il pari, all’Arena Garibaldi, contro il Pisa dopo essere stato sotto di due reti. Aglietti attua un buon turnover facendo riposare diversi protagonisti di questa fase del campionato oltre allo squalificato Renzetti. In difesa si rivede la coppia dello scorso anno Rigione, Leverbe con Mogos e Cotali sulle fasce. A centrocampo Garritano è spostato a destra lasciando il posto, sulla mancina, al rientrante dal primo minuto Giaccherini, mentre in mezzo operano Obi e Viviani. De Luca e Margiotta sono i punteros.  Partono forte i toscani che sfiorano la rete dopo pochi minuti con Gucher. Passa una manciata di minuti e il centrocampista austriaco batte Semper. Sul cross di Birindelli c’è la sponda di Masucci e Gucher, di esterno destro, insacca. Per tutto il tempo i clivensi cercano il pareggio ma né Giaccherini che, poco prima del quarantesimo, solo davanti al portiere mette incredibilmente a lato, né De Luca, sul finire del tempo, bella girata di testa su cross di Cotali,  trovano la via della rete. Si va al riposo con i toscani in vantaggio ma l’errore di Giaccherini pesa terribilmente mentre nelle orecchie è rimasta la squallida e infamante frase del giocatore Marconi nei confronti di Joel Obi. Aglietti non cambia e gli stessi undici del primo tempo tornano in campo. Dopo un paio d’iniziative clivensi, poco dopo il decimo, i pisani raddoppiano. La rete la segna Mazzitelli con un bel tiro a giro di destro che s’insacca all’incrocio. Aglietti, ammonito, corre ai ripari fuori Giaccherini e Margiotta per Ciciretti (foto) e Djordjevic. Cerca di reagire il Chievo con un traversone di Mogos che non ha esito. Subito dopo Obi è ammonito. I toscani sono asserragliati mentre il Chievo attacca a tutto organico. A un quarto d’ora dalla fine Aglietti effettua tre cambi. Escono Obi, De Luca e Garritano per Palmiero, Fabbro e il debuttante D’Amico. Le forze fresche danno la carica e poco dopo il Chievo accorcia le distanze.  Fabbro, sul primo palo, prolunga l’angolo di Ciciretti e, sul secondo, Djordjevic appoggia in rete. All’ottantesimo i toscani rimangono in dieci infatti, Siega, già ammonito  per fallo tattico su Ciciretti, si ripete con un intervento in ritardo su D’Amico e, il secondo giallo, lo manda anzitempo sotto la doccia. Gli ultimi minuti sono un assedio. Ci provano nell’ordine D’Amico, che conquista un angolo, Mogos, su servizio di Ciciretti, fuori misura, Viviani, tiro respinto. A due dal novantesimo la conclusione di Rigione, su azione d’angolo, è salvata alla disperata dall’ex Hellas Caracciolo. Grandi proteste clivensi per un presunto intervento con il braccio. L’arbitro concede solo il corner ma, il pareggio è rinviato di pochi secondi. Infatti D’Amico pesca bene Ciciretti che, con un chirurgico tiro a giro di sinistro, fulmina Perilli. Nei cinque di recupero continua l’assalto clivense ma il Pisa riesce a salvarsi.  Buon pareggio, con una generosa rimonta, dopo aver visto il baratro. Il campionato non si ferma e domenica, alle 15, derby con il bellicoso Cittadella. I padovani, vittoriosi sul Frosinone, con ventisei punti sono terzi in classifica con una gara da recupere, gara in meno anche per il Chievo che, con venti punti, sale al nono posto

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