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L’ottima partita dei difensori impreziosita dal capolavoro di Dimarco

 Silvestri 6– Mezzo punto in meno per quell’accenno d’uscita che forse inganna Faraoni. Per il resto normale amministrazione. Dawidowicz 6,5- Nei primi minuti prende un paio di sventole alla testa ma, il granitico polacco, non si arrende per tutto il tempo. (Lovato 7- Entra nella ripresa e si dimostra subito in partita. Mette la museruola a chiunque graviti nella sua zona d’azione. Cerca anche, senza grande fortuna, delle sortite in avanti. Günter 7 (foto) -Ritorna titolare dopo le tre brevi apparizioni nelle ultime gare. Come sempre dirige alla grande la difesa. Lotta, con il coltello fra i denti, con Belotti e lo neutralizza. Ceccherini 7- Una certezza, l’ex Fiorentina, purtroppo è un destro adattato alla zona mancina ma riesce a cavarsela alla grande. Faraoni 5,5- L’errore che porta al pareggio è colpa sua ma, riguardando l’azione, forse è stato ingannato dal mezzo passo in avanti di Silvestri. Aveva commesso una leggerezza, proprio nei primi minuti, anche se era stato bravo a rimediare. Non spinge come altre volte, forse anche per rispettare gli ordini di Juric. Tamèze 6,5- Il franco camerunense è la vivacità fatta persona. Da buon sammaritano accorre sempre in aiuto dei compagni, questo grande consumo di energie lo penalizza in alcuni momenti. Juric lo vede un po’ stanco e, a dieci dalla fine, lo toglie. (Magnani s.v- Uno dei grandi protagonisti delle ultime gare entra, in un ruolo non suo, davanti alla difesa. Si adatta e non commette errori.) Veloso 6- Venti minuti da professore. Tocca un numero incredibile di palloni e, se anche qualcuno lo sbaglia, è ampiamente giustificato, purtroppo prima della mezzora è costretto ad alzare bandiera bianca. (Ilić 5,5- Il ragazzino, si è fatto crescere i baffi per aumentare la personalità, cerca di svolgere l’ingrato compito di vice Miguel. All’inizio non entra al meglio poi, con il passare dei minuti, migliora ma fatica a raggiungere la sufficienza.)  Dimarco 8- Segna finalmente la prima rete in maglia gialloblù, ma che rete segna l’ex Inter? Un tiro al volo, di sinistro, di rara bellezza che va a togliere le ragnate al sette del secondo palo. Con dedica alla moglie in dolce attesa del secondo erede.

Barák 6- Tanto lavoro oscuro con pochi lampi. Subito dopo il vantaggio, al termine di una sua caratteristica sgroppata, dal fondo traversa, purtroppo, troppo alto per il possibile colpo di testa di Zaccagni. Zaccagni 7- Giampaolo ha rinforzato la sua fascia destra cercando di ostacolare in tutti i modi la catena di sinistra scaligera e anche Zac ne soffre comunque cava dal cappello il colpo da maestro servendo, con una prelibatezza, Dimarco che lo ringrazia segnando una rete capolavoro. (Züegg s.v- Un quarto d’ora dove non si vede quasi mai.) Kalinic 6- Lotta come un disperato anche se talvolta si arrabbia perché i compagni non lo servono dove vorrebbe. (Di Carmine 6- Torna in campo dopo quattro assenze dovute ai problemi muscolari. L’impegno è grande i risultati un po’ meno ma, le giustificazioni non mancano.)

 

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