Vedere giocatori che qualche anno fa militavano nei nostri dilettanti e ora sono in Serie A è qualcosa di straordinario: per molti di loro rappresenta un sogno, per altri diventa una fantastica realtà. E’ il caso di Kevin Lasagna, il nuovo rinforzo dell’Hellas Verona proveniente dall’Udinese e che otto anni fa giocava nel Cerea.
Già, correva la stagione 2012/13 e il piccolo toro militava in Serie D in un girone dove militavano tra le altre Pordenone che ora è in Serie B e altre tre veronesi: Legnago Salus, Sambonifacese e Virtus . Quell’annata si chiuse negativamente per il Cerea dell’allora patron Doriano Fazion che retrocesse ai play out contro la bestia nera Sanvitese ma proprio nel club granata iniziò la favola di Lasagna
Lo ricorda così Luca Moretto, suo compagno di squadra allora, ma che purtroppo non aveva potuto gioire con lui in campo. Moretto è stato un vero e proprio attaccante di razza: cresciuto nel Bovolone, ha dato il suo contributo a suon di gol non solo nel club rossoblù ma anche nel Cologna Veneta e nel Cerea. Una volta appese le scarpe al chiodo, è stato il secondo di mister Emanuele Pennacchioni nell’Albaronco e quest’anno avrebbe dovuto iniziare il corso allenatori a Bovolone, poi rinviato a causa dell’emergenza sanitaria.
Parlando di Lasagna, racconta: “Purtroppo ero infortunato e molte partite le ho viste dalla tribuna. Kevin era una persona semplice, con la testa sulle spalle ed era innamorato del calcio. Aveva iniziato come esterno, poi nel girone di ritorno mister Alberto Facci, che era subentrato a Simone Boron, lo impiegò come punta. Kevin era riuscito a ritagliarsi il suo spazio e soprattutto giocò con più continuità. Partita dopo partita diventò devastante nella corsa, nella tecnica e soprattutto nel coast to coast. Segnò tredici gol, ma purtroppo non bastarono per evitare la retrocessione “.
Sono passati otto anni dall’avventura di Lasagna nel Cerea, ma la memoria di Moretto va ad una partita in particolare: “Correva proprio il mese di Gennaio e giocavamo in trasferta contro il Pordenone che in quel momento era primo in classifica. Per tre volte nella prima mezz’ora Lasagna scattò dalla propria metà campo palla al piede e puntò il portiere friulano: fu sfortunato perché colpì un palo e una traversa. Per la cronaca, quella partita la perdemmo 3-1 ma proprio lì capii che Kevin aveva tutte le carte in regola per andare lontano e se ora è in Serie A, se lo merita davvero!”.