Dopo essere stato per lunghi periodi in vantaggio, in pieno recupero, s’infrange il sogno dell’Hellas di tornare a vincere a Marassi con il Genoa. Juric che recupera dalle squalifiche Faraoni e Zaccagni ma perde Dimarco decide di partire con Magnani, Günter e Lovato, in difesa, Faraoni (foto), Taméze, Ilíc e Lazovic, a centrocampo, con Barák e Zaccagni alle spalle di Lasagna. Pronti via e Masiello entra come un killer su Zaccagni. Punizione ma niente giallo per l’ex atalantino mentre Zaccagni rimane oltre un minuto a bordo campo. Al diciassettesimo, al termine di una stupenda azione, i gialloblù passano in vantaggio. Barák ruba palla sulla tre quarti e s’invola quindi, dal fondo, appoggia a centro area dove Ilíc di piatto sinistro mette all’incrocio dei pali. Passano due minuti e l’occasione del raddoppio è a dir poco clamorosa. C’è un lungo rilancio di Günter e Lasagna parte, nella metà campo scaligera, fianco a fianco con l’ex Chievo Radovanovic. La velocità di Kevin è impressionante lascia sul posto il difensore e si presenta solo in area a tu per tu con Perin ma, incredibilmente, non centra la porta. Il gioco è per quasi tutto il tempo in mano agli uomini di Juric e, solo sul finire, il Genoa si fa vivo con Zajc che prima sfiora la traversa con una punizione dal limite quindi tira ancora alto da centro area. La ripresa vede in campo Çetin per Lovato mentre Ballardini cambia due giocatori. Passano due minuti e Zaccagni, dopo uno scambio con Lazovic, vede il suo tiro ribattuto. Un minuto dopo, quasi inaspettatamente il Genoa pareggia. Clamoroso errore di Çetin che sbaglia un retropassaggio al portiere e Shomurodov recupera palla e fulmina Silvestri. Non è la serata di Lasagna che, prima del decimo, dal disco del rigore colpisce un clamoroso palo alla sinistra di Perin. Poco dopo c’è l’ammonizione di Stootman e, sulla punizione di Lazovic, il colpo di testa di Çetin finisce a lato. Al quarto d’ora gli scaligeri raddoppiano. Azione sulla sinistra di Çetin il cui tiro cross è smanacciato da Perin la palla arriva a Faraoni che con calma di destro la mette sotto la traversa. Passano due minuti e Perin è chiamato alla paratissima su violenta conclusione di Zaccagni. Prima del venticinquesimo Faraoni è colto da crampi ed è costretto ad uscire entra Viera che non giocava dallo scorso ottobre. Alla mezzora c’è l’ammonizione di Çetin mentre il Genoa, che ha esaurito i cambi, perde per infortunio Pellegrini. Ultimo quarto d’ora quindi in vantaggio sia di risultato sia di uomini. Poco dopo il quarantesimo fuori Ilíc per Veloso e Zaccagni per Bessa. Proprio Bessa, quasi al novantesimo, con un tiro dal limite sfiora la base del palo. L’arbitro accorda cinque minuti di recupero e, dopo che anche Taméze è costretto ad uscire per crampi sostituito dal debuttante Sturaro. All’ultimo minuto, su azione d’angolo, mentre tutti difendono dentro l’area nessuno va a marcare Badelj che, dal limite trova l’incrocio dei pali e un inaspettato pareggio. Peccato perché i ragazzi di Juric hanno giocato una grande partita e sono stati penalizzati da alcuni errori piuttosto grossolani, l’errato retropassaggio di Çetin, la mancata attenzione sull’ultima palla e i clamorosi errori di Lasagna. Comunque la classifica si è mossa il nono posto blindato e, adesso, il big match sabato sera al Bentegodi con la Juve.