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Simeone affonda il Genoa al Bentegodi

Con una rete, a inizio gara, del cholito Simeone (foto), uno dei tanti ex della partita, l’Hellas affonda il Genoa al Bentegodi. Tudor che, grazie alla sosta per le nazionali, ha potuto recuperare alcuni degli infortunati e i tre squalificati dell’ultima gara ma ha perso, all’ultimo momento, Barak e Coppola, schiera quasi la formazione tipo. Davanti a Montipò operano Ceccherini, Gunter e Casale, a centrocampo Faraoni, Taméze, Ilic e Lazovic mentre Bessa, sostituisce Barak a fianco di Caprari, alle spalle di Simeone. Partono bene gli scaligeri che, pur senza la curva sud chiusa, sono sostenuti da oltre 12mila tifosi e dopo quattro minuti sfiorano la segnatura con un bel tiro a giro di Lazovic che esce di poco, intanto al primo intervento, molto duro, di capitan Sturaro su Ilic c’è il primo giallo della gara. Al quinto, al termine di una perfetta azione in velocità, l’Hellas passa in vantaggio. Caprari gira di testa a Bessa che verticalizza subito per lo scatto di Simeone che brucia Vasquez e batte Sirigu. Il cholito, da buon ex, festeggia la sua sedicesima rete stagionale. Insistono gli scaligeri e Caprari, servito da Simeone, vede la sua iniziativa fermata dalla difesa. Al quarto d’ora improvviso tiro di Portanova e Montipò è reattivo nel respingere. Poco dopo il ventesimo clamoroso palo di Caprari che, su lancio di Taméze, converge verso il centro quindi tenta un gran tiro a giro che si stampa sul palo alla sinistra di Sirigu battuto. Alla mezzora ancora in evidenza Caprari che servito da uno scatenato Lazovic colpisce l’esterno della rete. Il gioco è molto ruvido e finiscono sul taccuino dell’arbitro prima Ceccherini quindi Taméze ed anche Gudmundsson. Si va al riposo con il vantaggio di una sola rete ma con un Verona che, fino adesso, ha dato spettacolo, peccato non aver concretizzato le occasioni avute. La ripresa vede il Genoa sostituire i due giocatori ammoniti con il centrocampista Galdames e l’attaccante Yeboah. Subito un’altra occasione per i gialloblù con Simeone la cui girata di testa, su invito di Caprari, sorvola di pochissimo la traversa. Poco prima del ventesimo, Blessin richiama uno spento Destro per Piccoli e Portanova per Amiri. Subito dopo anche Bessa è ammonito poi, al venticinquesimo, grande salvataggio di Lazovic sulla girata di Piccoli a Montipò battuto. Il gran correre ha messo in affanno alcuni gialloblù e Tudor richiama un grande Lazovic per Depaoli e Bessa, ottima la sua prova, per Hongla. Poco prima della mezzora anche Casale è ammonito cosa che capita anche al genoano Hefti, quindi Sutalo prende il posto di un esausto Faraoni. Subito dopo, bell’iniziativa di Hongla che conclude violentemente ma Sirigu riesce a parare. Il Genoa attacca a tutto organico ma la difesa scaligera regge guidata splendidamente da uno straordinario Gunter. Poco prima dei quattro minuti di recupero, Tudor richiama Caprari, ormai in riserva, per il debutto, con la maglia gialloblù, di Gianluca Frabotta. Gli scaligeri reggono e, al triplice fischio, possono festeggiare, con i quarantacinque punti, il raggiungimento del nono posto in classifica, per la gioia, non solo dei propri tifosi ma, anche dei gemellati della Samp. Sabato prossimo la terribile trasferta a San Siro, il campo maledetto, contro l’Inter galvanizzato da successo con la Juve.  Spettatore d’eccezione, oggi al Bentegodi, l’amato ex Superpippo Inzaghi, recentemente, ancora una volta, licenziato dal vulcanico Cellino, patron del Brescia.

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