Con una grande prestazione l’Hellas espugna il Gewiss Stadium e batte per 2-1 l’Atalanta, vendicando la sconfitta dell’andata. Tudor per l’occasione può schierare la miglior formazione con il rientro di Barak che riprende il posto occupato da Bessa a San Siro. Dopo qualche minuto di studio l’Atalanta cerca l’affondo ma Montipò, con un super intervento, neutralizza la conclusione Malinovski. Poco prima del decimo Gunter è ammonito nel tentativo di fermare panzer Zapata. Dopo aver sfiorato il vantaggio con un’azione un po’ confusa l’Hellas i trova a fronteggiare un pericoloso contropiede Boga, Zappacosta con Montipò che non si fa sorprendere. Al ventesimo anche Casale è ammonito. Però adesso sono i gialloblù a dettare legge. Lancio per Taméze che appoggia a Caprari tiro alto di poco. Al venticinquesimo bell’iniziativa di Lazovic che crossa verso il secondo palo dove arriva in spaccata Faraoni, palo clamoroso. Subito dopo, duro intervento di Palomino al limite dell’area, giallo per l’atalantino e, la punizione, battuta da Caprari, scheggia la traversa. Poco prima della mezzora miracolo di Musso sul cholito Simeone lanciato da Caprari. Poco dopo è Taméze che conclude alto su invito di Simeone. Alla mezzora Gunter rischia il secondo giallo e Tudor, per evitare rischi, lo richiama sostituendolo con Sutalo. Casale va al centro su Zapata e Sutalo sta esterno. Intanto vistosa trattenuta di Malinovski su Sutalo, giallo per l’atalantino che, nell’occasione, si fa male ed è sostituito da Miranchuk. Dopo un tiro di Simeone, a lato, al quarantacinquesimo l’Hellas passa in vantaggio. Grande palla in profondità di Caprari per Simeone che, sull’uscita di Musso, lo scavalca con il colpo sotto , sulla linea dell’area piccola, di testa Ceccherini (foto) insacca a porta vuota. Si alza la bandierina del guardialinee ma, dopo pochi minuti, il Var sancisce la validità della rete gialloblù. Il difensore torna al goal dopo quattro anni. Si va al riposo in vantaggio di una rete ma i gialloblù hanno giocato molto bene meritandosi il vantaggio tenendo conto anche del palo di Faraoni, clamoroso, e della traversa di Caprari. Stesse formazioni alla ripresa del gioco. C’è subito un’altra punizione per l’Hellas ma il tiro di Caprari non sortisce effetti. Quindi al decimo arriva il raddoppio. Scambio in velocità Ilic, Taméze con il serbo che si presenta davanti a Musso che gli respinge il tiro, sul rimpallo, la palla colpisce Koopmeiners e s’insacca alle spalle del portiere. Passano pochi minuti e l’Hellas sforna una delle più belle azioni della gara. Scambi in velocità e tutti di prima fra i centrocampisti scaligeri quindi Barak appoggia all’accorrente Lazovic che vede la sua conclusione, a botta sicura, respinta miracolosamente da Musso. Al ventesimo anche Ceccherini è ammonito e, pochi minuti dopo, Tudor lo richiama mettendo in campo il professor Veloso, fresco di rinnovo con l’Hellas. Alla mezzora Tudor fa uscire un esausto Simeone per Lasagna, un ottimo Caprari per Hongla e il sempre valido Lazovic per Depaoli. Passano meno di cinque minuti e Lasagna, dai venticinque metri, scarica un missile che si stampa sul palo alla sinistra di Musso. La ferrea legge del calcio si conferma un minuto dopo. Goal sbagliato e goal subito, infatti l’Atalanta accorcia le distanze. Zappacosta recupera una palla e, dal fondo, crossa, a centro area il giovane Scalvini, tutto solo, di testa batte l’incolpevole Montipò. L’ultimo quarto d’ora vede la Dea buttarsi in avanti ma la difesa regge con grande autorità non correndo nemmeno grandi pericoli. Quindi, al triplice fischio del signor Piccinini, i gialloblù possono festeggiare il successo che li proietta nuovamente in nona posizione scavalcando il Sassuolo, e, con quarantotto punti, avvicinare sempre di più il record di Mandorlini e Juric. Sabato, alle 20,45, delicata partita al Bentegodi contro la Sampdoria che inopinatamente si è fatta battere, fra le mura amiche, dalla cenerentola Salernitana.
