Il Consiglio Federale, dopo aver reso ufficiali e definitive le cinque sostituzioni (sei nelle gare che prevedono i tempi supplementari), ha apportato una clamorosa novità, per l’assegnazione dello scudetto, in caso di arrivo alla pari di due o più squadre. Se le squadre sono due si disputa una gara di spareggio di 90 minuti, con eventuali rigori senza supplementari. In caso di arrivo di tre o più formazioni varrà la classifica avulsa che determinerà le due squadre che si giocano lo scudetto. Nella storia del Campionato Italiano sono nella stagione 1963/64 il titolo fu assegnato con lo spareggio, a Roma, fra il Bologna e l’Inter con il successo per 2-0 dei felsinei di Bernardini. Il campionato di quella stagione fu scosso dal primo grosso scandalo sul presunto doping per il quale fu imputato il Bologna. Cinque giocatori rossoblù risultarono positivi ma poi si scoprì che le provette, conservate a Coverciano, erano state manomesse con l’aggiunta di una quantità tale di anfetamine che avrebbero ucciso un cavallo. In un primo tempo, dopo aver tolto la penalizzazione di tre punti inflitta subito al Bologna, si sospettò che fosse stata l’Inter a commettere il reato invece, trent’anni dopo, il medico del Bologna Dalmastri dichiarò che Gipo Viani, allora al Milan, prima di morire, gli confidò che era stato lui, con la collaborazione di medici federali, a manomettere le provette. Si racconta che quel falso scandalo procurò, al allora Presidente del Bologna Renato Dall’Ara, un infarto. La notizia fu pubblicata, con diversi punti interrogativi, da Repubblica, nel novembre del 1998.