Classe 1963 Gianluigi Linzi, Gigi per gli amici; dopo trent’anni tra i pali a difendere le porte delle varie squadre in cui ha giocato, sta per iniziare con immutata passione il suo ventesimo anno consecutivo come preparatore dei portieri: “Mi hanno cercato diverse società” racconta, “ma non me la sono sentita di lasciare il Tregnago del presidente Gabriele Rizzin”.
Un immagine recente di Gianluigi Linzi
Sposato con Morena Lanza (Linzi e Lanza, come dire Dio li fa e poi li accoppia), Gigi ha nella figlia Isabel la sua prima tifosa. “Ho giocato a lungo nel mio paese Arcole, difendendo la porta della Napoleonica. Ricordo il presidente Gabriele Gianesini (scomparso qualche anno fa) gran brava persona. Prima ancora i fratelli Sambugaro, Giorgio e Renato della Napoleon Group, poi Agostino Perazzolo. Debuttai in Prima squadra non ancora diciottenne con mister Diego Fagni (ex giocatore dell’Hellas Verona negli anni ‘70). Ricordo in particolare l’anno che abbiamo vinto il campionato con mister Gigi Donadello nella stagione 1996-97.
Napoleonica 1996-97
Ho giocato qualche stagione anche con gli Amatori Trentin; abbiamo vinto un campionato e poi siamo usciti alle semifinali nazionali (rappresentavamo il Veneto) contro una squadra allenata dall’ex portiere professionista Giuseppe Vavassori. A 37 anni avevo deciso di smettere”. Poi arriva la chiamata del presidente del Porto Legnago Piero Zancanella: “mi chiedevo: cosa vorranno questi da me? Ci siamo dati appuntamento a Montecchia di Crosara una domenica che il Porto giocava in trasferta. Ricordo che a fine gara Zancanella mi squadrò dalla testa ai piedi, poi disse a Otello Marchesini: “prendilo, questo fa a caso nostro”. Rimasi stupito, mi aveva solo squadrato, neanche una parola. Eravamo terz’ultimi ma con mister Gianni Verdolin ci togliemmo la soddisfazione di vincere il campionato nella stagione 2000-01. Ricordo tra i compagni di squadra Zidetti, Zancanella, Urban, Chilese…
Porto Legnago 2000-01
L’anno dopo volevo smettere ma Mino Malatrasi mi convinse a restare come allenatore dei portieri. Arrivò mister Nicola Chieppe e, strano ma vero, eravamo due ex portieri a reggere le sorti del Porto in Prima categoria”. Finita l’avventura col Porto Legnago… “Ho allenato a San Giovanni Ilarione, quindi la Provese dove vincemmo un campionato di Seconda categoria (2008-09) con il compianto mister Andrea Masorgo, poi nove anni al Valdalpone la mia seconda casa, altro campionato vinto con mister Peter Taccardi (2014-15), quindi Pro San Bonifacio e Tregnago”.
Campionato vinto con il Valdalpone 2014-15
Fra i tanti portieri allenati, quale il migliore secondo te? “ho allenato tanti portieri bravi, Gambin, Girardi, Peretti, Tirapelle, Fracasso, ma credo che Alessandro Zerman avesse qualcosa in più degli altri” Tra i giovani che hai allenato nell’ultimo periodo? “Cito Alessio Tadiello; ha una reattività tra i pali che lo porterà sicuramente a grosse soddisfazioni” Qual è il tuo modo di allenare, quali sono i tuoi metodi? “Innanzitutto devo entrare in sintonia con i portieri, dentro e fuori dal campo. Non seguo i moderni allenamenti visti anche su internet; una volta individuato i difetti del portiere che ho davanti, cerco di lavorare su quelli. Ricordo che quando ero a Porto dopo una settimana consegnai la borsa a Otello Marchesini. Mi allenava Franco Falchetto e mi faceva sputare sangue. Mi convinsero a rimanere e poi vincemmo il campionato” (N.d.a. Falchetto scomparso ultra ottantenne qualche anno fa, ha giocato nel Modena in C e poi qualche campionato in Svizzera. I lettori lo ricorderanno ultra ottantenne allenare i portieri del Bevilacqua prima di diventare guardalinee ufficiale dei grigio rossi). Qual è il tuo sogno nel cassetto? “Quando andrò in pensione terminando l’attività lavorativa, mi piacerebbe creare un’Accademy per i portieri, iniziando ad allenare a tempo pieno i giovani; c’è già una bozza d’intesa con il Tregnago”.
Se non è passione questa…
Tregnago 2021-22