Rispettando una tradizione che a Verona dura da oltre un decennio, quando Sindaco era Flavio Tosi e Bruno Carmi Presidente della Comunità Ebraica , c’è stata, in Piazza Erbe, davanti al grande albero di natale, di fronte a Palazzo Maffei, l’accensione del primo lume di un candelabro speciale a nove bracci. La Chanukkà, la festa delle luci, è anche la festa del miracolo dell’olio. Infatti, nel 165 a.c., gli ebrei, dopo una strenua battaglia, guidati da Giuda Maccabeo e dai suoi fratelli, si liberarono della tirannia di Antioco e riconquistarono il Tempio di Gerusalemme, che però doveva essere riconsacrato. Nel Tempio fu trovata una sola ampolla d’olio puro. Nel Talmud si legge del grande miracolo quando: l’olio sufficiente per un solo giorno, bastò per otto giorni. In ricordo di quel miracolo venne istituita la festa di Chanukkà, che significa “inaugurazione”. La prima sera si accende un lume su un candelabro a nove bracci, e, ogni sera, per otto giorni, si accendono gli altri. Il candelabro vede otto contenitori di candele tutti allineati alla stessa altezza e il nono, lo Shammash, il servitore, quello che serve per accendere gli altri, in posizione più elevata. Alla cerimonia d’accensione, di quest’anno, sono intervenuti, oltre Cielu Laufer, Presidente della Comunità Ebraica, il neo rabbino Tomen Corinaldi, che ha materialmente provveduto all’accensione, quindi hanno portato il loro saluto Manuel Scalzotto, Presidente della Provincia, Marta Ugolini, Assessore alla Cultura del Comune, a nome del Sindaco Damiano Tommasi, don Luca Merlo, Delegato Vescovile alle Attività Ecumeniche, a nome del Vescovo Mons. Domenico Pompili, e Yahya Abd Al Ahad Zanolo, Responsabile triveneto della Comunità religiosa islamica italiana (Coreis). Finita la festa dell’accensione, con la distribuzione dei Sufganiot, bomboloni fritti ripieni di cioccolato e marmellata, dolce tipico della festa, molti cittadini hanno poi gremito la Sinagoga di Via Rita Rosani dove si è tenuto il concerto del Hagadà Klezmer Trio. Il gruppo musicale veronese è nato, per iniziativa di alcuni musicisti, provenienti da diverse esperienze culturali, con lo scopo di diffondere la musica klezmer e yiddish. Hanno suonato Marisa Pasquali, al violino, Dario Righetti, fisarmonica e voce, e Sergio Corsi, contrabbasso. Al termine del programma il numeroso pubblico ha, con calorosi applausi, richiesto il bis agli artisti ed è stato accontentato.