Se ne parlerà a Fieragricola Tech, giovedì 2 febbraio, nel convegno di Confagricoltura e CGBI
“Biometano e fotovoltaico: la sfida è adesso”. Focus sulla svolta energetica dell’agricoltura.
Veneto ed Emilia Romagna vedranno nei prossimi anni la costruzione di dieci nuovi impianti di produzione di biometano, dove si espande l’unico bacino bieticolo-saccarifero d’Italia. Di queste e altre iniziative che coinvolgono la filiera bieticola si parlerà nel convegno “Biometano e fotovoltaico: la sfida è adesso”, in programma a Fieragricola Tech di Verona giovedì 2 febbraio alle 9.30, nella sala Gialla del Padiglione Expo. L’evento, voluto da Confagricoltura Veneto e Confederazione dei bieticoltori-CGBI – che rappresenta nel Paese 5.200 aziende agricole e si pone al vertice del comparto dell’energia rinnovabile con 23 impianti di biogas realizzati e oltre 200 gestiti in service -, ha l’obiettivo di accompagnare l’agricoltore in questo nuovo percorso di crescita e diversificazione aziendale, verso una maggiore circolarità del sistema produttivo. Tra i relatori, il presidente della Confederazione dei bieticoltori-CGBI, Gabriele Lanfredi, a cui spetta il compito di entrare nel vivo delle problematiche legate alla produzione di biometano ottenuto esclusivamente da sottoproduzioni agricole, colture di secondo raccolto ed effluenti zootecnici oltre agli scarti della lavorazione agroindustriale. Si parlerà, nello specifico, delle iniziative che coinvolgono la filiera bieticola, del progetto lanciato da CGBI e Coprob-Italia Zuccheri, che prevede la costruzione in tre anni di 10 nuovi impianti di produzione di biometano tra Veneto ed Emilia-Romagna. Seguirà l’intervento di Tommaso Honorati, responsabile progetto Agrisolare di CGBI, che mira a fornire un quadro normativo aggiornato sugli incentivi per il fotovoltaico nel settore agricolo, con particolare riferimento all’agrisolare, all’agrivoltaico e alle comunità energetiche. Sottolinea Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto: “Il biometano e il fotovoltaico sono di grande utilità in un momento come oggi, segnato dal forte aumento dei costi energetici, e possono godere della spinta data alle fonti rinnovabili dal Pnrr. Gli incentivi riguarderanno sia i nuovi impianti di biometano, sia il fotovoltaico con la copertura dei tetti delle stalle e dei ricoveri di attrezzi, sia l’agrifotovoltaico con l’utilizzo della superficie per installare pannelli solari con finalità agricola. Molti allevamenti e aziende agricole stanno guardando con favore a questi impianti, che spingono l’economia circolare e quindi uno sviluppo sostenibile, passando dal riciclo dei residui in campagna alla produzione di energia green”. L’annuncio, di cui sopra, da un lato, propone un appuntamento da non perdere, e, dall’altro, segnala un’importante iniziativa, cui auguriamo rapida realizzazione, destinata, attraverso la produzione di biometano, a rendere in dipendenti, le aziende agricole, da forniture esterne di energia.
Pierantonio Braggio