Elaborate da studenti ITS di Bologna, Firenze e Udine, per il rilancio del saper fare artigiano, la sostenibilità ambientale e sociale, la valorizzazione del potenziale delle tecnologie digitali.
Portare il saper fare artigianale nel nuovo millennio, ripensare prodotti e servizi in un’ottica sostenibile, avere una attenzione maggiore per il sociale, valorizzare il potenziale delle nuove tecnologie sono tutti temi importanti per le imprese italiane. Per rispondere a queste sfide, il progetto Upskill 4.0 propone quattro soluzioni concrete adottabili in molti dei settori di elezione del Made in Italy. La realizzazione di questi progetti è stata promossa e sostenuta da Fondazione Cariverona e curata da Upskill 4.0, spin-off di Università Ca’ Foscari Venezia, Società Benefit e partecipata da UniCredit. I progetti sono stati presentati oggi alla Tower Hall di UniCredit a conclusione del percorso durato dieci mesi, che ha visto coinvolte le aziende Coplant, un vivaio storico di Canneto sull’Oglio in provincia di Mantova che vanta 100 ettari di produzione, Officina Dario Pegoretti, che produce a Verona telai di biciclette personalizzati, Cooperativa sociale Quid che sempre nel veronese recupera e trasforma tessuti derivanti da scarti industriali, Reverse studio di architettura di interni specializzato in design sostenibile ed etico. Le aziende hanno collaborato con il team Upskill 4.0 e con gli studenti degli ITS Maker di Bologna, ITS MITA di Firenze, ITS FITSTIC di Bologna e l’ITS Malignani di Udine.“Il progetto Upskill 4.0 ha l’indiscutibile merito di valorizzare le capacità e le energie dei giovani impegnati nei percorsi formativi degli ITS – così il direttore generale di Fondazione Cariverona, Filippo Manfredi – collaborando alla crescita delle PMI dei nostri territori quali motori del cambiamento. Siamo concentrati nell’individuare i settori che necessitano di maggiore supporto per abilitare percorsi di sviluppo nel lungo periodo, una sfida complessa che affrontiamo con concretezza insieme a partner qualificati come Upskill.” Oggi è una giornata molto importante per Upskill 4.0. – dichiara Stefano Micelli, presidente esecutivo di Upskill 4.0. – Abbiamo avuto la possibilità di presentare quattro progetti sui quali abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi mettendo insieme studenti degli ITS, piccole e medie imprese del territorio e sfruttando il potenziale delle tecnologie 4.0. Crediamo che le soluzioni elaborate in questi percorsi progettuali non solo possano aiutare le imprese che vi hanno partecipato ma possano ispirare anche tutte quelle piccole e medie imprese italiane che vogliono impegnarsi sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità ambientale e sociale”. Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia: “L’iniziativa di Upskill è la dimostrazione concreta di come lavorare sinergicamente può contribuire a promuovere processi virtuosi di innovazione presso il tessuto di micro-imprese e PMI dei nostri territori, facendo leva sulle competenze specialistiche degli ITS. Nell’ambito della partnership progettuale UniCredit ha fornito il proprio contributo mettendo in campo un supporto sia agli ITS sul versante dell’education finanziaria, sia alle imprese che vogliono innovare e crescere”. Gli studenti dell’ITS Maker di Bologna, guidati dal team Upskill 4.0, hanno lavorato con Cristina Wurdig e Pietro Pietricola di Officina Dario Pegoretti. L’obiettivo era sfidante: trovare una soluzione che consentisse di codificare il sapere fare, nello specifico l’arte della saldatura di telai per bicicletta, senza però rinunciare all’artigianalità della produzione. Pegoretti è infatti un brand di culto, noto in tutto il mondo per la qualità e la cura della produzione dei telai su misura. L’ossessione di Cristina e Pietro è quella di trovare un modo per aiutare i futuri saldatori dell’azienda ad imparare i segreti delle saldature Pegoretti in un tempo inferiore ma senza compromessi nella personalizzazione del prodotto. Il progetto ha portato alla realizzazione di una soluzione molto originale: uno speciale caschetto da saldatore che permette una visualizzazione in realtà aumentata che guida visivamente la saldatura dei telai delle biciclette. Con questa soluzione viene mantenuta il massimo dell’artigianalità e la tecnologia digitale è al servizio dell’uomo, proiettando così una produzione altamente artigianale nel futuro. Gli studenti dell’ITS MITA di Firenze hanno lavorato per Progetto Quid, azienda fondata da Anna Fiscale, a una linea di accessori creati, valorizzando i tessuti invenduti nei magazzini delle case di moda. Attraverso il potenziale delle realtà virtuale, nello specifico utilizzando un QR code che i clienti trovano nell’e-commerce, il consumatore finale ha la possibilità di scegliere il tessuto e la tipologia di prodotto, prima ancora di acquistarlo. In questo modo si passa ad una produzione on demand e senza sprechi. Gli studenti dell’ITS FITSTIC di Bologna, assieme a Vitruvio Virtual Reality, hanno invece lavorato per Coplant con Michele Tusi, responsabile commerciale dell’azienda florovivaistica, a una nuova immagine comunicativa del vivaio, dove l’acquisto delle piante diventa un’esperienza interattiva. In occasione dei trent’anni dell’azienda, gli studenti hanno riflettuto su un vivaio 4.0. Hanno realizzato un’interfaccia digitale con la quale i clienti possono acquistare le piante che si adattano meglio alla propria zona climatica e alle caratteristiche degli spazi interni e esterni. Gli studenti dell’ITS Malignani di Udine hanno lavorato con Federica Collato di Reverse all’ideazione di una seduta fatta in materiali riciclabili e riciclati. La sfida era non solo progettare una seduta innovativa ma anche identificare materiali alternativi al legno in grado di essere lavorati attraverso i macchinari presenti in una falegnameria. Gli studenti ITS Malignani hanno realizzato il progetto NOT (Not Only Wood) progettando una seduta componibile e adattabile sia agli spazi interni che esterni. Inoltre, gli studenti hanno selezionato nuovi materiali riciclati come il MDF MR (un pannello a tre strati costituito da più del 50% di materiale riciclato) e il MOSSwall (il muschio stabilizzato brevettato per spazi indoor esclusivi) che possono essere applicati usando le stesse tecniche di lavorazione del legno. Quanto ad Upskill 4.0, esso è uno spin-off di Università Ca’ Foscari Venezia, costituito come Start Up Innovativa e come Società Benefit. Nato dall’esperienza del Progetto nazionale “ITS 4.0” promosso dal MIUR e dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Upskill 4.0 ha maturato una significativa esperienza collaborando con ITS (ITS – Istituti Tecnologici Superiori) e imprese, realizzando progetti di rigenerazione territoriale in diverse regioni italiane quali: Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Umbria e Veneto. Upskill 4.0 favorisce la creazione di ecosistemi dell’innovazione a partire dalla valorizzazione del mondo della formazione tecnica superiore e del saper fare delle imprese italiane. Grazie all’utilizzo della metodologia del Design Thinking, studenti e imprese intraprendono percorsi di sperimentazione sui temi di Industria 4.0, mettendo in campo un nuovo approccio ai contesti d’uso della tecnologia attraverso il potenziamento delle soft skill e metodologie di apprendimento attivo. Della compagine sociale di Upskill 4.0 fanno parte numerosi ITS distribuiti su tutto il territorio nazionale e il socio finanziario UniCredit con una quota di minoranza. Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica che permettono di conseguire il diploma di tecnico superiore, attraverso un percorso biennale post diploma di scuola superiore. Rappresentano un’opportunità di assoluto rilievo nel panorama formativo italiano in quanto espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali: l’obiettivo è sostenere gli interventi destinati ai settori produttivi, con particolare riferimento ai fabbisogni di innovazione e di trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese. Bella, concreta l’iniziativa di Fondazione Cariverona e di Upskill 4.0 e ottime le sfide presentate. Promuovere la preparazione dei giovani è un grande passo significativo, che facilita l’inserimento degli stessi nel mondo del lavoro, dotati di quelle competenze innovative, che l’impresa cerca, perché imposte dal progresso tecnologico e dalle esigenze settoriali.