Mercoledì 22 febbraio 2023, il quartiere di Parona, Verona, celebrerà la “. Il tradizionale appuntamento annuale, in piazza del Porto e in Largo Stazione Vecchia, con degustazione di “pólènta e di rénga”, di prodotti tipici e di buon vino…
L’attivo Roberto Bussola, presidente del Comitato Benefico Fèsta de la Rénga e affezionatissimo alla stessa, scrive: Ogni anno, si svolge la Festa della Renga, che è orgoglio, per Parona e per Verona. Maschere e coriandoli avvolgono Parona, che, per quattro ore intense, si trasforma nel luogo più importante della città scaligera, dove, famiglie, anziani, giovani e visitatori possono assaporare “pólènta e rénga”. Tutto è magico e, nonostante le difficoltà che s’incontrano, per i preparativi di tale grande Festa, tutti, Prefettura, Questura, Amministrazione Comunale, Vigili urbani, Polizia, Carabinieri, Croce Bianca, AMT, Agsm-Aim, Amia e miei Volontari, mettono cuore ed anima, onde si possa assaporare questo piatto tipico della Regione Veneto ed apprezzare il suo Carnevale. A chi dice che la Rénga non è carnevale, dico che la sua storia di 54 anni lo ha dimostrato, nel passato, e lo dimostra, nel presente! Tante persone hanno dato il loro contributo alla Fèsta de la Rénga e, a chi non è più fra noi, va il nostro grazie, perché, se questa tradizione ha percorso ormai tutti questi anni, lo dobbiamo anche a loro… Ma dobbiamo dire grazie anche a tutti gli sponsor, che ci sostengono, perché, senza di loro, tutto questo non sarebbe possibile. Venite, dunque, a Parona, ad assaporare la rénga, venite a vedere i colori del Carnevale, con la sua speciale sfilata, il suo Carro, presenti le maschere del Carnevale veronese, ricordando che partecipare a tali manifestazioni aiuta a resistere, nel tempo, ad appassionare piccoli, giovani e grandi, onde nasca in loro la passione, di fare parte di questo nostro ingranaggio. E a chi avesse voglia di contribuire, dando il suo tempo, dico: “venite”, perché ogni persona, che si aggiunga è motivo disperanza, per dire a questa festa: “Il presente la vive, il futuro la crea”! Ma, ci si permetta d’aggiungere che se la Festa de la Rénga è impegno, non poco, per organizzarla, mezzo per dare luce alla storia di Parona e alle sue tradizioni e di creare allegria e serenità, la stessa è pure motivo di grande attenzione all’essenziale concetto di solidarietà. La grande Festa si terrà mercoledì 22 febbraio, a partire dalle ore 10, in piazza del Porto e in Largo Stazione Vecchia, collegata ai festeggiamenti del Carnevale promosso dal Comitato Benefico Fèsta de la Rénga, in collaborazione con il Comune di Verona e la sua 2ª Circoscrizione. Il programma dell’evento è stato presentato dall’assessore al Decentramento, Federico Benini, dal presidente del Comitato Benefico Fèsta de la Rénga, Robereto Bussola, e dalla presidente della 2ª Circoscrizione, Elisa Dalle Pezze. “Un momento di festa del Carnevale veronese – ha dichiarato l’assessore Benini – che coincide con l’avvio della Quaresima ed è molto sentito dalla cittadinanza, che ogni anno vi partecipa numerosa. Un plauso al Comitato promotore che, da anni, sostiene questa tradizione storica di Parona”. “La Renga, un cibo molto povero la cui fragranza e particolarità sono molto apprezzati anche all’estero, è il simbolo di questa festa della tradizione veronese – ha spiegato il presidente Bussola – e nasce con il Carnevale e con la figura-maschera della “Parona”. Sottolineo il prezioso lavoro di chi si impegna per rendere possibile questa edizione”. “Ringrazio l’assessore Benini – ha affermato la presidente Dalle Pezze – che come sempre riesce a coinvolgere e a fare squadra con quanti sono interessati alle tante iniziative che riguardano i quartieri e le circoscrizioni. Organizzare manifestazioni è sempre più complesso e sfidante, ogni anno. Il Carnevale in tutte le sue forme è una di quelle opportunità, che rivitalizzano il quartiere, e che ricordano la storia, il folklore, la tradizione del nostro territorio”. I chioschi proporranno la degustazione di “pólènta e rénga”, a partire dalle ore 10. Alle 14.30, le maschere saranno festeggiate, in via Liberale da Verona e, dalle 15, sfilerà un corteo mascherato; alle 16.30, ancora, festa in Piazza del Porto. Provvedimenti viabilistici ad hoc: dalle 7 alle 22 del 22 febbraio, divieto di transito in piazza del Porto, in via Valpolicella, nel tratto, compreso tra piazza del Porto e viale del Brennero, e viale del Brennero, nel tratto, compreso tra piazza della Vittoria e largo Stazione Vecchia, nonché via Fratelli Alessandri e via Caovilla, nel tratto, compreso tra l’intersezione con via Pesenti e via Alessandri. Dalle 14 del 22 febbraio, fino alla fine della sfilata delle maschere, vi sarà il divieto di transito anche, nel tratto di via dei Reti compreso, tra l’intersezione con via Valpolicella e l’intersezione, con via degli Arusnati. Inoltre, in via Valpolicella, la strada per Arbizzano, largo Stazione Vecchia e piazza del Porto. Un po’ di storia, rifacendoci a quanto scrivemmo, anni orsono, appunto in fatto di “rénga”…: Bisogna segnalare che la voce dialettale veronese “rénga” significa arìnga, il pesce Clupea harengus, che, dal Nord, già più di trecento anni orsono, era portato nel Veronese dai citati conduttori di zattere, che, partendo da Bolgiano, avendo percorso l’Adige, sostavano a Verona. Gli stessi, avrebbero dovuto terminare il viaggio – trasportavano merci – in zone portuali atesine del centro-città, ma dovevano pernottare a Parona, a qualche chilometro dalla meta, perché il percorso, sulle acque dell’Adige stesso, sino dai tempi degli Scaligeri, veniva interrotto, da una catena, che non permetteva l’entrata all’urbe. In tal senso, ricordano il tutto, la Torretta scaligera, in mezzo all’Adige, e il ponte, oggi denominato “Ponte Catena”. Detti barcaioli, per così dire, un tempo, detti “radarói”, costretti a pernottare in Parona, pagavano quanto dovuto all’oste, o meglio alla “Paróna”, con arìnghe o rénghe salate, anziché con denaro, e si sfamavano con il piatto, dato, appunto, da saporitissima “rénga” elaborata, accompagnata da “pólènta brustolà” o abbrustolita… Un piatto modesto, considerato “povero”, “da poveri”, sino a qualche decennio fa, ma, oggi assurto a pietanza prelibata, anche perché la “rénga” è resa sensorialmente attraente, essendo preparata, secondo tradizionali ricette alle erbe, che la rendono eccezionale… Una grande Festa da non perdere, anche perché, onrando la ”rénga”. Onoriamo Parona e Verona, rendendo dovute grazie a Coloro, che, con pazienza, entusiasmo ed impegno, ogni anno,
ci propongono la Fèsta de la Rénga…”!