Il 2023 è proprio un anno funesto. Dopo Maurizio Costanzo ci lascia, all’età di 84 anni, un altro dei più grandi giornalisti, Gianni Minà.
Una passione smisurata per lo sport e non solo, instancabile e sempre pronto a nuove sfide. Minà ha iniziato la sua carriera da giornalista sportivo nel 1959 a Tuttosport, del quale poi ricoprì il ruolo di direttore dal 1996 al 1998. Ha seguito otto mondiali di calcio e sette olimpiadi oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli storici dell’epoca di Muhammad Alì.
Celebri sono state le sue interviste: da ricordare quelle a Diego Armando Maradona e al presidente cubano Fidel Castro. Fu anche conduttore di programmi e il più famoso fu Blitz del quale era anche autore e nel 1981 gli fu consegnato dall’allora presidente della repubblica Sandro Pertini il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno.
Minà lascerà un vuoto incolmabile a tutti coloro che l’hanno saputo apprezzare, come è successo ad altri suoi colleghi che se ne sono andati prima di lui, Gianni Brera e Gianni Mura. Che la terra gli sia lieve.