Per Fidas Verona raccolta stabile nel 2022 (20mila donazioni):
la coda lunga del Covid battuta dalle tante attività delle sezioni.
I dati presentati all’assemblea provinciale, dove sono stati premiati
gli studenti del concorso “A scuola di dono”
Archiviata la pandemia, Fidas Verona consolida il suo impegno e punta ad allargare il numero dei donatori di sangue e plasma. È il messaggio lanciato sabato 13 maggio dai rappresentanti delle 79 sezioni di Fidas Verona, riuniti in assemblea al Centro agroalimentare di Verona.
Nella foto Chiara Donadelli col dott. Giorgio Gandini
I NUMERI
Fidas Verona ha chiuso il 2022 con 19.929 donazioni di sangue, in linea con il 2021, seppur in leggero calo (-159 donazioni). Si è quasi arrestata l’emorragia di donatori che aveva caratterizzato gli ultimi anni, segnati dalla pandemia: nel 2022 sono stati persi “solo” 46 donatori attivi. In totale, gli iscritti a Fidas Verona sono 11.348. Un dato incoraggiante riguarda gli aspiranti donatori: 1.400, il 6% in più rispetto al 2021. I nuovi donatori entrati nella famiglia di Fidas Verona, invece, sono stati ben 831 (205 in più rispetto all’anno precedente), frutto del grande lavoro di coinvolgimento e promozione portato avanti dalle sezioni.
VOLONTARI FONDAMENTALI
«Veniamo da tre anni lunghi e faticosi, segnati dalla pandemia e dall’impossibilità di comunicare la bellezza del dono come eravamo abituati, in presenza: ecco perché di fronte a questi numeri dobbiamo ringraziare per l’enorme impegno i nostri volontari, che hanno sempre tenuto vivo il messaggio dell’importanza del dono – sottolinea la presidente provinciale di Fidas Verona Chiara Donadelli –. Le difficoltà ci sono – basti pensare alla carenza di personale medico, che si riflette anche sull’inevitabile riprogrammazione delle aperture dei centri di raccolta periferici – ma le nostre 79 sezioni hanno davvero raddoppiato gli sforzi, organizzando eventi e occasioni di promozione per avvicinare quante più persone a questo gesto altruistico. Senza i volontari, tanti malati in attesa di terapie salvavita non avrebbero risposte. Senza i volontari, il sistema sangue non potrebbe stare in piedi».
PREMIATE LE SCUOLE
All’apertura dell’assemblea, sono state premiate le classi vincitrici del concorso “A scuola di dono”, promosso su scala nazionale dai donatori di sangue di Fidas e, a livello provinciale, da Fidas Verona. Sono stati 13 gli istituti che hanno partecipato al concorso con video, disegni ed elaborati creativi.
Per la scuola primaria si sono classificate prime le classi 5A e 5B dell’Istituto “Don Lorenzo Milani” di Lavagno; seconde tutte le classi dell’Istituto “Don Giovanni Calabria” di Alpo; terze le classi 4A e 4B dell’Istituto “Giovanni Pascoli” di Roverchiara.
Per la secondaria di primo grado, è arrivata prima la classe 2G dell’Istituto “Fratelli Corrà” (plesso di Salizzole), che ha trionfato al concorso anche a livello nazionale, aggiudicandosi il primo premio di Fidas a Roma. Seconda, la classe 2H dello stesso istituto; terza, la classe 2E dell’Istituto “Franco Cappa” di Bovolone. Per la scuola secondaria di secondo grado premiato l’Istituto “Copernico Pasoli” di Verona: primo premio alla classe 2ESP, secondo alla classe 1ESP.
I LAVORI DELL’ASSEMBLEA
Diverse le istituzioni che hanno partecipato all’assemblea provinciale di Fidas Verona. Ad aprire i lavori sono stati gli interventi del direttore del Dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale (Dimt), dott. Giorgio Gandini, e del direttore dell’Uoc di Medicina trasfusionale dell’Ulss 9 Scaligera, dott. Giampaolo Gaiga, che hanno fatto il punto sull’andamento della raccolta di sangue e plasma.
Hanno portato i saluti anche il presidente di Fidas Veneto, Fabio Sgarabottolo, la vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Verona Luisa Ceni, la consigliera provinciale Federica Lori, il presidente di Veronamercato Marco Dallamano.
Erano presenti anche il consigliere del Csv Verona Stefano Micheletti e referenti di Asfa, Aido e Adoces.