L’Hellas, come da pronostico, esce sconfitto da San Siro ma, la stessa cosa succede allo Spezia all’Olimpico quindi domenica ci sarà lo spareggio. La strana coppia Zaffaroni/Bocchetti decide di confermare per dieci undicesimi la formazione che era partita l’ultima giornata contro l’Empoli, l’unica variazione è il rientro di Faraoni , sulla fascia destra, per Terracciano. Parte bene il Milan che vuole congedarsi dagli oltre settantamila tifosi con una buona prova e, dopo una decina di minuti, ha già collezionato quattro angoli, di cui tre consecutivi. Brivido per Montipò, al venticinquesimo, quando un tiro di Messias è deviato e la palla sfiora il palo. Alla mezzora, si accende Ngonge che salta un paio di difensori poi, dal fondo, mette in mezzo ma nessuno è al centro, raccoglie, al limite opposto dell’area, Depaoli che, a giudizio di Valeri, commette fallo anche se l’impressione è che lo subisca. Poco prima del quarantesimo, sempre su iniziativa di Cyril c’è la deviazione di Djuric con palla che esce a fil di palo. Al quarantesimo, un traversone di Theo Hernandez attraversa tutto lo specchio della porta e finisce in out dalla parte opposta. In pieno recupero intervento in ritardo, dentro l’area, di Ngonge su Diaz, l’arbitro lascia giocare ma il Var lo richiama e Valeri decreta il rigore che Giroud trasforma spiazzando Montipò. Si va al riposo, sotto di una rete mentre a Roma la squadra di Mourinho ha pareggiato proprio allo scadere. Stesse formazioni alla ripresa del gioco. Al quarto, ammonizione per Magnani mentre, due minuti dopo, miracoloso recupero di Sulemana (foto) che mette in angolo. Poco dopo Taméze cerca la conclusione ma la palla sorvola la traversa. Al decimo, bella girata di Veloso che sfiora l’incrocio dei pali. Due minuti dopo il fattaccio. Ngonge lanciato brucia i difensori ma Maignan esce a catapulta dall’area e lo travolge. Per Valeri tutto regolare ma il replay dimostra il fallaccio del portiere. Al quarto d’ora, Bocchetti richiama Djuric per Verdi e Veloso per Lazovic. Subito dopo anche Sulemana finisce sul cartellino dell’arbitro e la stessa cosa, un minuto dopo, anche per Cabal. Bocchetti protesta vivacemente, ricordando l’uscita assassina del portiere ed è prima ammonito quindi espulso. Sarà quindi Zaffaroni che dirigerà la squadra nell’ultima mezzora. Poco dopo Ngonge si esibisce in uno spettacolare slalom ma, arrivato in area, invece di cercare compagni liberi, e c’erano, tenta un improbabile tiro che finisce sull’esterno della rete. Poco prima della mezzora, i gialloblù pareggiano. Il Milan effettua due cambi e i giocatori neo entrati cercando la miglior posizione creando un po’ di confusione. Depaoli batte velocemente un out per Lazovic che, dal fondo, pennella un perfetto traversone, sul secondo palo, dove si catapulta Faraoni che di testa insacca. Poco dopo la mezzora, anche Depaoli è ammonito, quindi escono prima Ngonge per Gaich quindi un ottimo Sulemana per Adbigaard e Dawidowicz per Cabal. Al quarantesimo, Leao parte in una delle sue classiche accelerazioni e, perso da Faraoni, dal limite fulmina, a fil di palo Montipò. Proprio quando vengono annunciati sei minuti di recupero il Milan triplica ancora con un’azione devastante di Leao. Contemporaneamente a Roma i minuti di recupero sono 8 e, al primo, Dybala trasforma il rigore che può decretare lo spareggio per l’Hellas e lo Spezia. Dopo il triplice fischio di Valeri bisogna aspettare ancora quasi dieci minuti perché finisca la gara dell’Olimpico che decreta la sconfitta dei liguri e, quindi, domenica 11 in campo neutro, da definire, lo spareggio per la salvezza. Oggi la squadra, pur giocando, con grinta e determinazione, ha ripetuto gli stessi gravi errori che sono costati carissimi con l’Empoli, arretrando troppo il baricentro ed aspettando gli attaccanti avversari invece di andarli a prendere alti come si era abituati a vedere con Juric e Tudor.