A Cracovia, in Polonia, l’Italia trionfa per la prima volta, in sessant’anni, agli Europei a squadre, la vecchia mitica cara Coppa Europa, nata dall’ingegno e dall’intuito di Bruno Zauli nel 1965. Nelle tre giornate di gara gli azzurri, dimostrando una forma a dir poco straordinaria, sono stati in testa fin dalla prima giornata, nonostante alla formazione del DT Antonio La Torre mancasse un pezzo da novanta come Marcell Jacobs, Campione Olimpico dei 100 metri. Ad alzare al cielo il trofeo è capitan Gianmarco Tamberi, anche lui medaglia d’oro alle Olimpiadi, che, ritornato alle gare, dopo nove mesi di assenza, ha vinto la propria gara dando un’ulteriore spinta ai già favolosi compagni. Gli azzurri, nelle tre giornate, hanno conquistato sette vittorie: Nadia Battocletti (5000 metri), Tobia Bocchi (salto triplo), Samuele Ceccarelli (100 metri), Sara Fantini (lancio del martello), Alessandro Sibilio (400 ostacoli), Gianmarco Tamberi (salto in alto) e Zane Weir (lancio del peso). Nadia Battocletti ha trionfato con grande facilità nei suoi 5000, gara nella quale era la favorita. Dopo essere stata nelle posizioni di testa ha accelerato all’ultimo giro imponendo un ritmo insostenibile per le sue avversarie, ha chiuso con un buon 15:25.09 davanti alla britannica Nuttall (15:29.49). Tobia Bocchi si è imposto nel triplo con 16.84 al terzo salto. Samuele Ceccarelli, debuttante in questa competizione, in sostituzione di Jacobs, si imposto nella gara regina con 10.13 eguagliando il suo personale di pochi giorni fa a Firenze. Il ventitreenne di Massa, al debutto anche nella staffetta, che, pochi minuti prima del via, si è vista privare anche di Fausto Desalu, terza frazione, per un problema muscolare, sostituito da Marco Ricci, che ha ricevuto il testimone proprio da Samuele capace di correre la sua frazione in 9.12 dando così un grande contributo al raggiungimento di un secondo posto totalmente inaspettato viste le premesse. Sara Fantini ha giganteggiato nel lancio del martello, dopo un esordio di 73.02, che ha messo subito a disagio le avversarie, ha chiuso con 73.26 sua miglior prestazione stagionale. Disarmante il successo di Alessandro Sibilio nei 400 ostacoli che con 48.14 stabilisce anche il nuovo record della competizione che, già nella passata edizione aveva vinto. Capitan Tamberi, che era assente dalle gare dal settembre scorso, ma che, nelle competizioni si trasforma in leone, ha trionfato con un 2.29 al primo tentativo. Infine Zane Weir si è confermato il numero uno in Europa e, dopo il trionfo ai Campionati Indoor, con un secondo lancio di 21.59 ha messo in bacheca oltre al successo nella competizione anche la medaglia d’oro agli European Games in Polonia. Per il successo finale, ricordiamo il primo per gli azzurri, hanno contribuito anche 6 secondi posti, 3 terzi, 4 quarti e 3 quinti. Questo storico risultato è un ottimo viatico verso i Mondiali, in programma fra due mesi, a Budapest. Nella classifica finale l’Italia precede la Polonia e la Germania mentre Belgio, Turchia e Norvegia sono retrocesse.