È stata presentata dalla Fondazione Arena di Verona, nel Foyer del Teatro Filarmonico, l’opera che inaugurerà la Stagione Lirica 2023 al Filarmonico.
Hanno fatto gli onori di casa la Sovrintendente Cecilia Gasdia, il Vice Direttore Artistico Stefano Trespidi e il Regista Paolo Valerio. La Sovrintendente ha ricordato che quando s’insediò le fu presentato la possibilità di presentare, per la prima volta in Italia dopo oltre 150 anni, l’Amleto opera scritta dal veronese Franco Faccio. Purtroppo il Covid vanificò la programmazione nella primavera 2020 ma, il desiderio di riproporre l’opera è stato grande e, nella stagione che andrà ad aprirsi il prossimo 22 ottobre, è stato deciso di debuttare con Amleto, con la nuova produzione affidata alla regia del veronese Paolo Valerio. Amleto, la tragedia shakespeariana, è conosciuta da tutti ma l’opera musicata dal veronese Franco Faccio si rifà al libretto scritto da Arrigo Boito. I due veneti, uno di Verona l’altro di Padova, facevano parte, negli anni ’60 dell’Ottocento della Scapigliatura musicale del tempo. Boito è ricordato, forte anche del successo di Mefistofele, come il maggior librettista dell’epoca (Otello e Falstaff). Faccio oltre ad essere un apprezzato compositore fu un grande direttore d’orchestra che diffuse in Italia un notevole repertorio sinfonico, spesso in prima assoluta tanto da diventare il direttore d’orchestra di fiducia di Giuseppe Verdi. È poi ricordato, anche, perché impose agli orchestrali il frac. L’Amleto fu rappresentato per la prima volta a Genova nel 1865 poi, molto rimaneggiato, alla Scala nel 1871 dove non fu accolto bene e Faccio ritirò la partitura e si oppose ad ogni richiesta di rappresentare l’opera. Franco Faccio morì prematuramente a 51 anni. La sua opera fu riscoperta nel 2014 dal direttore statunitense Antony Barrese che ne curò l’esecuzione a Baltimora (in concerto) e ad Albuquerque (in forma scenica). La nuova produzione firmata Paolo Valerio si avvarrà di un cast italiano di assoluto prestigio internazionale diretto da Giuseppe Grazioli. 4 saranno le rappresentazioni dell’opera: Domenica 22 alle 15,30; Mercoledì 25 alle 19; Venerdì 27 alle 20; Domenica 29 alle 15,30. Nel ruolo del tormentato principe di Danimarca si alterneranno i tenori Angelo Villari (22 e 29) e Samuele Simoncini (25 e 27), nel ruolo di Ofelia ci saranno le soprano Gilda Fiume (22 e 25) e Eleonora Bellocci (27 e 29).