Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della morte di Marcantonio Bentegodi, questa mattina, è stata scoperta una targa commemorativa, in Via Leoncino 5, nella casa in cui il grande benefattore visse. Come è stato ricordato nel convegno tenuto, nelle scorse settimane, alla Gran Guardia, Marcantonio Bentegodi e Achille Forti sono stati i due più importanti benefattori laici del Comune di Verona. Bentegodi, al quale la città di Verona, ha dedicato lo stadio, una strada e alcune scuole, fu un uomo partecipe delle istituzioni. Appartenente ad una famiglia dell’alta borghesia veronese, diplomatosi all’Imperial Regio Liceo, si laureò in legge all’Università di Padova. Non esercitò mai la professione di avvocato ma si dedicò alla gestione delle rilevanti proprietà terriere a Grezzana (Vr) e a Fontaniva (Pd). Consigliere Comunale con il Circolo Politico, divenne il cofondatore del giornale L’Arena, organo ufficiale del nuovo partito a pochi giorni dalla partenza degli austriaci da Verona. Rieletto nel 1872 sempre in Consiglio Comunale fu anche membro del Consiglio Provinciale di Sanità. Nel 1868 fondò, con Aleardo Aleardi, la società di ginnastica e scherma, successivamente diventata Istituzione Comunale Bentegodi e, dal 2006, Fondazione Bentegodi. Alla sua morte l’intero patrimonio immobiliare fu destinato al Comune di Verona, poi decise che i tre quarti delle relative rendite fossero destinati all’Istituto industriale e professionale per incentivare l’istruzione tecnica e agraria mentre un quarto delle rendite era destinato all’insegnamento della ginnastica e della scherma. Lasciò quindi la sua intera biblioteca alla Società Letteria di Verona. Dopo lo scoprimento della lapide ci sono stati gli interventi di Claudio Toninel, Responsabile della Pesistica e storico della Fondazione Bentegodi, di Giorgio Pasetto, Presidente della Fondazione e di Stefano Villani, Presidente del Consiglio Comunale di Verona. Alla cerimonia erano presenti anche Camillo Cametti e Luciano Guerrini, ex assessori allo sport della città, e Silvano Zavetti, Presidente dell’Associazione Consiglieri Emeriti.