Presso l’area exp di Cerea si è tenuta la presentazione del libro FRESCA’ 50 ANNI DI CARNEVALE tante vite, una storia… scritto con passione da Roberto Faccini. La serata allietata dalla musica di Radio RCS con il patron Filippo Cagalli alla consolle, oltre che del numeroso pubblico presentatosi per la maggiore in costumi carnevaleschi allo scopo di onorare al meglio la serata, ha visto la partecipazione di personalità di spicco all’interno del tessuto sociale della comunità veronese. A partire dal Sindaco di Cerea dottor Marco Franzoni, dalla vice Presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, dalla Presidente del Coordinamento Comitati Carnevaleschi di Verona Cav. Loretta Zaninelli e dal Presidente della Pro Loco locale Alessio Merlin. Tra il pubblico anche la Presidente U.N.P.L.I. Maria Teresa Meggiolaro.
La copertina del libro scritto da Roberto Faccini.
Anchorman della serata lo scrittore Francesco Occhi che con bravura ha saputo cogliere l’importanza di questa pubblicazione sottolineata via via al microfono dalle personalità suddette. “Una manciata di coriandoli, attimi colorati, sorrisi, sguardi, attimi di allegria” è il sottotitolo dell’opera presentata da Faccini che in poche parole racchiude lo spirito del carnevale: “Ho voluto mettere assieme in un libro tutte le foto, anno per anno, che hanno accompagnato più generazioni in quella piccola contrada, la Frescà, situata ai confini di Casaleone, Sanguinetto e Cerea”.
Francesco Occhi con il Sindaco Marco Franzoni.
Lorena Zaninelli.
I carri allegorici da sempre sono stati punti di forza del Carnevale della Frescà e, andando a sfogliare il libro, si possono ricordare i vari momenti che hanno caratterizzato la vita politica e sociale in questi cinquant’anni di storia e di vita quotidiana. Un gruppo di volontari guidati da artigiani esperti, hanno messo insieme opere “grottesche” preparate nel corso dei mesi autunnali ed invernali, che poi hanno presentato nelle sfilate carnevalesche suscitando stati d’animo diversi e tanta curiosità.
L’intervento di Elisa De Berti.
Roberto Faccini, nato nel 1957 proprio in via Frescà, è un vero e proprio artista in senso generale visto che, specializzatosi anche nella realizzazione di Presepi, è stato più volte vincitore del Concorso Internazionale Presepi di Verona tenutosi presso la sala Biroli in città. Anche Tele Arena si è occupata di lui mettendo in onda un documentario sulle sue opere curato da Lucio Salgaro.
L’autore del libro Roberto Faccini con la moglie Paola Spadini in costume d’epoca.
Conosciuto anche fuori provincia, alcune sue opere sono presenti a Greccio, Deruta e Assisi, altre a Milano e nelle province Treviso e Cremona. Assieme alla moglie Paola hanno dato vita alla maschera Mastro Marangon alla Corte di Re Tarlo, con tanto di Araldo e costumi medioevali indossati anche nel corso della serata. “Nel 2025 questa maschera compirà 40 anni”. Sarà l’anniversario (30 anni) anche del Granduca della Scajarola impersonato da Paolo De Bianchi uno dei maggiori esponenti del Comitato della Frescà guidato da un anno dal giovane Matteo Morosato che ha raccolto il testimone ed è pronto a proseguire la storia con rinnovato entusiasmo, affinché quanto seminato e costruito negli anni da chi lo ha preceduto nella memoria collettiva della comunità non vada disperso.
Uno scorcio del numeroso pubblico presente.
Mentre l’articolo è in procinto di essere pubblicato, Faccini e la signora Paola sono in viaggio verso Loano (Savona), il paese di “Capitan Fracassa” per partecipare al raduno delle Maschere italiane, unici rappresentanti veronesi nella città ligure. La serata è terminata con uno spettacolo presentato dalla Compagnia dell’ultima ora, che, per la gioia dei più piccoli, si è esibita indossando i costumi dei più conosciuti super eroi. Tra le note musicali proposte da Radio RCS, un sontuoso rinfresco ha potuto soddisfare il palato di grandi e piccini. L’undici febbraio andrà in scena la 50ntesima edizione del Carnevale della Frescà. Auguri! Buon Anniversario e… lunga vita al Carnevale della Frescà!
La compagnia dell’ultima ora.
(Antonio Dal Molin)