Passione, impegno e amore per il territorio sono i valori fondanti dell’Azienda Agricola Ilatium Morini, realtà che si allarga tra la Val di Mezzane, la Val d’Illasi e la Valpantena. Oggi in sette, tra fratelli e cugini, portano avanti l’attività con l’obiettivo di raggiungere traguardi sempre più importanti.
Le origini del borgo e il nome dell’etichetta
Le prime testimonianze del territorio risalgono agli antichi Romani che, dopo aver marciato in lungo e in largo per raggiungere lontane terre di conquista, hanno deciso di stabilirsi in queste zone spinti dalla ricchezza del terreno che ben si prestava alla coltivazione di viti, olivi e alberi da frutto.
Le popolazioni autoctone non tardano a chiamare questi stranieri i Latii, “quelli del Lazio”. I ritrovamenti storici, poche pietre consunte venute alla luce per caso arando, danno testimonianza di tutto ciò e fanno della famiglia Morini la depositaria di oltre duemila anni di storia e tradizioni.
Il territorio
L’Azienda coltiva direttamente 40 ettari di terreno, tra le zone del Valpolicella e del Soave, suddivisi tra la Val di Mezzane, la Val d’Illasi e la Valpantena. Sono aree geografiche vicine, contraddistinte da microclimi e terreni peculiari che regalano uvaggi con caratteristiche organolettiche uniche.
Metodo e cantina
La raccolta dell’uva si fa ancora a mano per garantire un’accurata selezione delle uve che prosegue anche in cantina. Il territorio caratterizza infatti i vini in ogni fase della produzione, dall’appassimento alla pigiatura fino alla fermentazione.
I circa 40 vasi vinari, di varie dimensioni e tutti termoregolati, garantiscono poi un adeguato stoccaggio del vino in attesa di essere messo in bottiglia. La zona sottostante, posizionata a 6 metri di profondità, è dedicata invece alla maturazione e al riposo del vino.
Infine, 600 botti di rovere di varie dimensioni accompagnano questo splendido nettare alla piena maturazione esaltando tutti i profumi del vino per farne emergere anche le qualità nascoste.
I prodotti della terra
VINI ROSSI
- Amarone della Valpolicella DOCG – Riserva “Due mori”
- Recioto della Valpolicella DOCG “Septemviri”
- Amarone della Valpolicella DOCG “Leòn”
- Valpolicella Superiore DOC “Prognai”
- Valpolicella Superiore Ripasso DOC “Ciliegi”
- Valpolicella DOC
- Rosso Verona IGT “Forziello”
VINI BIANCHI
- Recioto di Soave DOCG “Sette Dame”
- Soave DOC “Le Calle”
- Soave DOC
- Spumante metodo classico extra brut “Sette”
- Veneto Bianco IGT “Amitor”
- Veneto Bianco IGT “Virgo” senza solfiti aggiunti
DISTILLATI
- Grappa di Amarone della Valpolicella “Stilla Divina”
- Grappa di Amarone della Valpolicella Riserva “Stilla Divina”
OLIO
- Olio extra vergine di oliva “300 olio del Castello”
Waiting for Vinitaly: arriva il Biologico firmato Ilatium Morini
A partire dalla vendemmia 2023 l’Azienda Ilatium Morini ha acquisito la certificazione “Biologico”, portando avanti un percorso intrapreso in passato e volto al rispetto del territorio e delle vallate che l’Azienda cura.
Ad oggi sul mercato è stato distribuito il VALPOLICELLA DOC 2023 e i prossimi che saranno resi disponibili sono il Soave DOC 2023 ed il Soave DOC “Le Calle” 2023.
Cosa distingue il biologico Morini?
Gli interventi dell’Azienda sono stati sempre orientati alla sostenibilità, in primis con le lavorazioni in campo e la vendemmia, fatte rigorosamente a mano per controllare durante tutto l’arco dell’anno l’integrità e il buon andamento sia della vigna che dell’uva.
Anche la manutenzione e la gestione dei vigneti è rispettosa dell’ambiente. Infatti, vengono eseguite lavorazioni meccaniche del sottofila per contenere e contrastare le malerbe e vengono utilizzati prodotti fitosanitari biologici, che sono supportati anche dalla tecnica della confusione sessuale, efficace per ridurre i trattamenti contro gli insetti infestanti. Infine la concimazione è effettuata ormai da diversi anni solamente con prodotti organici e solo al bisogno della vite.
Verso una viticoltura sempre più sostenibile
I mutamenti improvvisi del clima ci impongono ormai scelte più consapevoli che passano per prima cosa da un’attenta gestione delle risorse.
Nella moderna cantina di vinificazione di Ilatium Morini tutti i macchinari e le attrezzature di produzione sono a risparmio energetico e le botti utilizzate per l’affinamento dei vini provengono da foreste gestite in modo responsabile.
Non da ultimo, nel 2008, è stato installato un impianto fotovoltaico per permettere all’Azienda di essere autonoma dal punto di vista energetico e di sfruttare a pieno l’energia che la natura stessa mette a disposizione.
In vigneto la maggior parte delle operazioni sono svolte manualmente, con personale specializzato, nel rispetto della stagionalità e del ciclo di vita della vigna. Anche l’irrigazione dei vigneti è parsimoniosa e per ottimizzare e ridurre al minimo gli sprechi, viene eseguita con un impianto a goccia ed esclusivamente nei momenti di estrema necessità, mirando solo al sostentamento della vite.
Infine, la vinaccia che rimane dopo la fase della vinificazione dell’Amarone, viene sfruttata per la produzione dell’omonima grappa. Non meno importante è il packaging che veste la bottiglia, da sempre completamente riciclabile.