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L’Hellas espugna Lecce e comincia a respirare

Nel rispetto della tradizione degli ultimi anni, l’Hellas espugna Via del Mare a Lecce e, issandosi a 26 punti, scavalca l’Udinese che deve giocare, lunedì sera, all’Olimpico con la Lazio, l’Empoli impegnato a San Siro con il Milan, lo stesso Lecce ed aggancia il Cagliari. Baroni, che oltre ad aver giocato con i salentini è rimasto due anni sulla loro panchina ottenendo una promozione e una miracolosa salvezza lo scorso anno, schiera davanti a Montipò, Tchatchoua, Magnani e Coppola, in sostituzione dello squalificato Dawidowicz, e Cabal, poi Duda e Serdar, quindi, alle spalle di Noslin, Folorunsho(foto), Suslov e Lazovic. Partono subito alla grande i gialloblù e, dopo nemmeno un minuto, conquistano un angolo sulla cui battuta Duda calcia, favorito anche dal vento a favore, in braccio a Falcone. Passano due minuti, e Noslin impegna, senza difficoltà, il portiere, quindi è Lazovic che cerca la conclusione che però finisce a lato. Sul ribaltamento di fronte un errore di Coppola permette a Krstovic di impegnare Montipò che, nell’azione, subisce anche fallo. Al decimo, su traversone di Cabal il colpo di testa di capitan Lazovic è parato senza difficoltà dal portiere. Poco dopo, su azione d’angolo la conclusione di testa di Folorunsho sorvola la traversa. Al quarto d’ora, non si capiscono Magnani e Coppola ne approfitta Banda che impegna Montipò che respinge la conclusione. Passano due minuti e l’Hellas va in vantaggio. L’azione è molto bella , parte dal lungo rinvio di Montipò, raccolto da Duda che scambia con  Suslov che appoggia a Folorunsho che, dai 20 metri, calcia con decisione, sulla traiettoria c’è un tocco di Baschirotto, e il pallone s’insacca a fil di palo rendendo vano il tuffo di Falcone. Al ventesimo, il Lecce conquista il primo angolo, alla fine saranno undici contro i cinque dei gialloblù, ma sulla battuta di Odin il pallone esce sul fondo. Poco dopo il ventesimo, l’arbitro Chiffi indica il rigore per un presunto tocco con il braccio di Magnani. Il Var Irrati lo richiama e il pallone colpisce prima la gamba poi il braccio, dietro la schiena, del difensore quindi Chiffi cambia la sua decisione, accordando solo l’angolo. Poco prima della mezzora, tre corner consecutivi per i salentini ma non succede nulla. Alla mezzora, un tiro di Almquist, per colpa del vento che adesso ha cambiato direzione, assume una parabola strana e colpisce la parte superiore della traversa. Prima del quarantesimo, sono ammoniti Banda, che era diffidato e salterà Salerno, e Tchatchoua poi, a un minuto dall’intervallo, miracolo di Montipò su colpo di testa di Krstovic. Nei due minuti di recupero, non succede nulla, se non un tentativo di rinvio al volo di Montipò che sbaglia il pallone permettendo ad un avversario di calciare, fortunatamente, a lato della porta sguarnita. Le squadre vanno negli spogliatoi con l’Hellas meritatamente in vantaggio visto che è stata l’unica delle due formazioni a cercare il tiro in porta. Stessi ventidue al rientro in campo ma, dopo dieci minuti, Baroni richiama Tchatchoua, che era ammonito, per Centonze e Noslin per Swiderski. Al quarto d’ora, anche D’Aversa provvede ai primi cambi fuori Almquist per l’ex Piccoli quindi Banda e Gallo per Sansone e Dorgu. Poco prima della mezzora, Duda cerca la conclusione ma il suo tiro finisce oltre la traversa. Subito dopo, Baroni richiama Lazovic e Serdar per Mitrovic e Dani Silva. Con l’uscita di Darko la fascia di capitano passa sul braccio di Montipò. C’è quindi l’ammonizione di Sansone, quindi D’Aversa richiama Ramadani e Oudin per Blin e Pierotti. Intorno al quarantesimo, è ammonito Dani Silva poi, a dieci dal novantesimo, esce Suslov per Henry che immediatamente ha un’opportunità ma il suo tiro è facile preda del portiere. Nei sei minuti di recupero scambio di cortesie fra Henry e Pongracic, e giallo per entrambi. Al triplice fischio senza che la porta di Montipò corra nessun rischio, D’Aversa colpisce con una testata Henry che, sulle scalette degli spogliatoi, viene espulso stessa sorte anche per l’allenatore dei salentini.

 

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