È dalla squadra femminile di spada che arriva il terzo oro a Parigi. Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Mara Navarria, e Rossella Fiamingo superano, in un finale al cardiopalmo, all’extra time, le padrone di casa della Francia e, per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, salgono sul gradino più alto del podio. Il quartetto guidato dal CT Dario Chiadò, che ha avuto la freddezza e il coraggio, di sostituire nel finale la Fiamingo per la Navarra, ha rimontato, un passivo di quattro stoccate, e fatto ammutolire il Grand Palais, perché le transalpine hanno dominato gran parte della finale, a questo punto l’udinese Giulia Rizzi, è stata fondamentale, nel settimo assalto contro la Vitalis l’ha annientata con un pesante 5-2 mentre la catanese Alberta Santuccio è stata determinante nell’assalto decisivo contro la Mallo-Breton, assalto vinto all’over time. Ma il bottino degli azzurri non si ferma all’oro delle spadiste ma è arricchito anche dall’argento delle “fate” della ginnastica e dal bronzo negli 800 metri di Gregorio Paltrinieri.
Le fate azzurre, Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio, e Giorgia Villa hanno conquistato uno storico argento, medaglia olimpica che mancava da quasi 100 anni, alle spalle delle imbattibili americane guidate da Simone Biles.
Il ventinovenne di Carpi si conferma sul podio olimpico, dopo l’argento di Tokyo, ecco il bronzo a Parigi entra così nella storia del nuoto italiano, terza medaglia consecutiva, anche se per lui sono già 4 come Rosolino e Ceccon. Gli 800 sono stati dominati dall’irlandese Daniel Wiffen che, con 7’38”19 ha stabilito il nuovo record olimpico, lo statunitense Bobby Finke si è piazzato secondo a 54 centesimi mentre Greg ha completato il podio staccato di l’e 19”
. L’altro italiano in finale Luca De Tullio ha chiuso al 7° posto in 7’46”16.