I postumi di un malore trascurato hanno portato via Raffaello Brunelli classe 1945, una vita spesa per i colori bianco celesti dell’Isola Rizza.
Raffaello Brunelli, una vita per l’Isola Rizza.
Fisico possente, tiro micidiale, Raffaello è stato un buon difensore; presente fin dal lontano 1966, quando il dottor Peppino Chiorboli iscrisse la squadra del paese al campionato di Terza categoria. Con il passare degli anni non ha mai smesso la passione per il calcio vedendo succedersi alla presidenza i vari Gianni Taddei, Luciano de Togni, “in quel periodo fui vice presidente” mi raccontò un giorno il buon Brunelli. In tempi più recenti vide sedersi sul gradino più alto i presidenti Eliseo Cestaro, Roberto Visentini, quindi Giorgio Mantovani che lo richiamò alla vice presidenza. Meccanico del paese per molti anni, andato in pensione continuò la sua opera quasi quotidiana per gli isolani. Uomo schivo e di poche parole manteneva un invidiabile aplomb in ogni situazione. Guardalinee, addetto all’arbitro, mai una parola fuori posto. Sempre al seguito della squadra ha visto la società crescere anno dopo anno vincendo i campionati di Seconda categoria ed in seguito la Prima e poi la Promozione. Da qualche anno si era defilato lasciando ad altri il compito com’è giusto che sia. Mancherà Raffello Brunelli, ma verrà ricordato per quanto di positivo ha fatto per il calcio dilettante e per i colori della sua amata Isola Rizza.