L’Hellas Verona, nell’anno del 40° anniversario dello storico scudetto, debutta, come allora al Bentegodi contro il Napoli e, come allora, rifila TRE peri alla squadra di ADL, quest’anno allenata da Antonio Conte.
Prima del fischio d’inizio il Presidente Setti e il Vice Presidente
del Napoli hanno consegnato a Gessica Giuliani, figlia di Giuliano Giuliani, lo sfortunato portiere, scomparso a 38 anni, che aveva difeso dal 1985 al 1988 la porta dell’Hellas e dal 1988 al 1990 quella dei partenopei, le maglie delle due società. Zanetti, dopo la bruciante sconfitta contro il Cesena in Coppa Italia, è riuscito a tirar fuori dai suoi ragazzi l’orgoglio e la grinta migliori. Per il debutto sceglie di giocare con lo schema a lui più caro il 4-2-3-1 quindi con Montipò, in porta, poi, da destra a sinistra Tchatchoua, Dawidowicz, Coppola e il danese, debuttante, Frese, Serdar e Duda, davanti ai difensori, quindi Livramento, Kastanos, e Lazovic alle spalle del danese Tengstedt. Passa un quarto d’ora e Serdar, dopo uno scontro rimane a terra, entrano i sanitari ma il tedesco si rialza e rientra in campo. Al ventesimo, Coppola finisce sul taccuino dell’arbitro mentre Serdar deve alzare bandiera bianca ed è sostituito da Belahyane. Alla mezzora, Frese traversa ma il pallone è irraggiungibile per Tchatchoua. Subito dopo lo stesso giocatore è ammonito perché, dopo aver subito fallo e vedendo che l’arbitro invece decretava una punizione per il Napoli, calciava lontano il pallone e si vedeva sventolare sotto il naso il giallo. Poco dopo il 40°, Politano crossa per Lobotka che, dal limite, calcia alto. Vengo segnalati 5 minuti di recupero. Nel recupero, un errato retropassaggio di Frese è recuperato da Kvaratskhelia che si presenta davanti a Montipò ma, fortunatamente, c’è un grande salvataggio di Tchatchoua. Nel recupero, esce Kvaratskhelia per Raspadori. A inizio ripresa 1-2 Kastanos Tchatchoua con il cipriota che tenta il tiro a giro che esce di poco sfiorando il secondo palo. Passano cinque minuti e i gialloblù vanno in vantaggio. Bella ripartenza sulla sinistra iniziata da Duda per Lazovic sul cui traversone si avventa Livramento che fulmina Meret. Conte richiama uno spento Spinazzola per Olivera. Subito dopo, un tiro cross di Tchatchoua attraversa tutto lo specchio della porta e finisce sul fondo. Poco dopo il decimo, Zanetti richiama Kastanos e Frese per Suslov e Magnani. Al quarto d’ora, Di Lorenzo serve Anguissa la cui conclusione colpisce la traversa. Poco dopo, Montipò, sulla conclusione di Di Lorenzo devia, con il piede, in angolo. Dopo il cooling break, l’Hellas provvede a due sostituzioni fuori Tengstendt e Livramento per Mosquera e Harroui. Passano due minuti e l’Hellas raddoppia. Duda recupera un pallone e serve di prima intenzione Mosquera che si presenta davanti a Meret e lo fulmina. Poco dopo, giallo anche per Duda. Nel Napoli fuori Juan e il “ciolito” Simeone per Ngonge e Cheddira. Poco dopo l’ottantesimo, miracolo di Meret che devia in angolo una conclusione di Mosquera. Ammonito anche Raspadori. Nei cinque di recupero, Montipò non si lascia spaventare da Ngonge e devia in angolo la sua conclusione. Al terzo minuto di recupero, i gialloblù triplicano. Da Duda la palla a Lazovic che mette Mosquera davanti al portiere e per il ventenne spagnolo è un gioco da ragazzi gonfiare la rete. Poco dopo, il triplice fischio del signor Marchetti, con tutti gli scaligeri otto la curva sud mentre tutto lo stadio canta “Verona Beat”. Lunedì sera altro incontro al Bentegodi contro la Juve.