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Nel rispetto della tradizione l’Hellas vince il derby con il Venezia

L’Hellas fa suo, come da tradizione, il derby con il Venezia, squadra contro la quale i gialloblù hanno ottenuto più vittorie in Serie A.  Zanetti che non può disporre degli squalificati Suslov Dawidowicz oltre agli infortunati Serdar Alidou, Harrouie Frese, perciò problemi per il centrocampo, quindi schiera davanti a Montipò, Tchatchoua, Magnani e il debuttante in Serie A Daniele Ghilardi, classe 2003, titolare fisso dell’Under 21 italiana, e Bradaric, poi, Belahyane e il rientrante Duda, quindi, alle spalle di Tengstedt, Livramento, Mosquera e Lazovic. Pronti via e i lagunari sono già in vantaggio. Conquistano subito un angolo e, la difesa mette nuovamente in corner. Sul secondo, battuto da Nicolussi Caviglia, la difesa s’addormenta, e Oristanio di testa fulmina l’incolpevole Montipò. I gialloblù però dimostrano di avere gli attributi e dopo nemmeno cinque minuti pareggiano i conti. Tengstedt batte una rimessa laterale, proprio davanti alla panchina di Zanetti, servendo Duda che appoggia a Mosquera che, con una magia, scavalca un avversario e serve il danese

che, di prima intenzione, batte imparabilmente il portiere ospite. Passa un minuto e Casper potrebbe raddoppiare ma la sua conclusione è deviata in angolo da un difensore. Al quarto d’ora, è Lazovic che impegna il portiere con un tiro non particolarmente difficile. Subito dopo, occasionissima per il Venezia su traversone da destra Hapsa tutto solo mette sopra la traversa. Al ventesimo, è ammonito Bradaric, subito dopo Duda batte un angolo e Mosquera, in mezzo all’area, colpisce di testa ma il suo tiro è deviato in angolo. Nuova grossa opportunità per i neroverdi, oggi in maglia bianca, Candela traversa da destra e Doumbia, all’altezza del disco del rigore, manda direttamente in curva.  All’ultimo minuto, su traversone di Duda, Tengstendt devia verso la porta ma il pallone lambisce il palo. Nel minuto di recupero non succede nulla. Stesse formazioni al rientro in campo.  Poco dopo il 50° è ammonito Zanetti mentre, dieci minuti dopo, iniziano i cambi. Di Francesco richiama Haps e Doumbia per Zampano e Ellertsson mentre Zanetti fa uscire Mosquera per Kastanos e, il cipriota effettua un super salvataggio. Subito dopo giallo per Duda per proteste. A venti minuti dal novantesimo, Di Francesco richiama Oristanio e Pohjanpalo per Yeboah e Gykjaer mentre Zanetti fa uscire Livramento e Duda per Sarr e Dani Silva. All’80° l’Hellas passa in vantaggio. Sul 12° angolo, battuto da Lazovic Kastanos, appostato sul secondo palo mette in mezzo ma Jeronen, il portiere veneziano, pasticcia e, nel tentativo di deviare il pallone, lo manda direttamente in rete. Negli ultimi dieci minuti, Di Francesco cambia Sverko per Raimondo mentre Zanetti fa uscire Tengstedt per Coppola e Ghilardi per Okou. C’è poi l’ammonizione di Magnani, poi nei quattro minuti di recupero non succede più nulla e il triplice fischio di Guidi manda in visibilio il popolo gialloblù che vede la squadra salire a nove ponti, dopo sette giornate. Adesso il campionato si ferma per le nazionali e Zanetti può preparare al meglio, recuperando anche dei giocatori, la partita, ancora in casa, lunedì 21 con il Monza. Nota di colore. Ai varchi d’ingresso controllano tutto, talvolta proibiscono anche le sigarette elettroniche ma, evidentemente nel varco dove sono entrati i tifosi lagunari gli addetti erano distratti infatti, nel corso della partita ben quindici bombe-carta che hanno fatto tremare le tribune sono state lanciate dal settore ospiti, speriamo che i commissari della Lega Calcio siano stati attenti e non deboli d’udito per sanzionare adeguatamente la società veneziana.

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